Scuola, il concorso per i prof e gli errori nei quiz: «Ora graduatorie a rischio, Bianchi fermi tutto»

L’appello degli intellettuali al ministro: «Riconosca chi è stato penalizzato»

Il concorso ordinario per l’assunzione in ruolo nella scuola secondaria va rivisto. Un appello del linguista Massimo Arcangeli al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi chiede di intervenire ridefinendo i punteggi dei candidati esclusi. In ballo c’è una cattedra di ruolo e l’abilitazione, più di 430 mila candidati e 26.661 posti. E la pietra dello scandalo sono i molteplici errori nei quiz a risposta multipla della prima prova. Tra i primi 50 firmatari dell’appello di Arcangeli ci sono il linguista Luca Serianni, Luciano Canfora, Francesco Sabatini (presidente emerito dell’Accademia della Crusca), il filosofo Massimo Cacciari, Silvia Ronchey e il matematico Umberto Bottazzini. Non chiedono di annullare il concorso, ma che «il ministero riconosca a chi è stato penalizzato da quesiti erronei e ambigui» il giusto punteggio.


«Migliaia di partecipanti sono vittime di batterie di test a scelta multipla che, per la pessima qualità dei quiz proposti, sono un’offesa all’oggettività e al merito, oltreché alle vere competenze (e conoscenze) da accertare in una pubblica selezione per l’accesso ai ruoli della scuola», conclude l’appello. Oggi Repubblica e Stampa riportano alcuni degli errori più vistosi presenti nei quiz. La domanda sul participio passato aveva quattro risposte tutte sbagliate, il calore specifico viene indicato tra le grandezze fondamentali, all’Ocse aderiscono 38 paesi e non 36 (ma a chi ha dato la risposta giusta è stato contato l’errore). E ancora: si chiedeva una risposta sul “parallelogramma esagonale”, una figura geometrica inesistente. Oppure si sbagliava la citazione dell’incipit di opere famose.


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