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Blitz dell’Fbi a una mostra su Basquiat in Florida, sequestrate 25 opere da 100 milioni di dollari: «Sono tutte false»

Da settimane un'indagine federale aveva messo in dubbio l'autenticità delle opere dell'artista newyorkese

25 dipinti attribuiti all’artista Jean-Michel Basquiat sono stati sequestrati dall’Fbi. Le opere, esposte presso l’Orlando Museum of Fine Arts, in Florida, sono entrate nel mirino degli inquirenti a causa di dubbi sollevati sulla loro autenticità. I quadri, dipinti su cartoni di reimpiego, secondo la versione ufficiale sarebbero state create da Basquiat nel 1982. Eppure, secondo la perizia dell’industrial designer Lindon Leader, su uno dei cartoni sarebbero presenti i caratteri Univers del marchio Federal Express, che entrarono in uso solo nel 1994: sei anni dopo la morte dell’artista. 

I dubbi sull’acquisto originario delle opere

Tra i punti controversi, inoltre, la questione economica: secondo Putnam Fine Art and Antique Appraisals, che li ha valutati per conto degli attuali proprietari, i quadri avrebbero un valore di cento milioni di dollari. Se autentici. Thaddeus Mumford, un produttore televisivo morto quattro anni fa, li comprò invece direttamente dall’artista per soli per cinquemila dollari, negli anni ’80. I quadri vennero poi dimenticati in un magazzino per oltre trent’anni, fino a quando gli attuali proprietari (William Force e Lee Mangan) non li rilevarono per 15 mila dollari nel 2012. A Force e Mangan si era unito successivamente Pierce O’Donnell, l’avvocato divorzista che ha rappresentato tra gli altri Amber Heard e Angelina Jolie.

Un crimine federale

Interrogato dall’agente dell’Fbi Elizabeth Rivas prima di morire, Mumford avrebbe negato di aver mai comprato opere da Basquiat. Avrebbe detto anche che gli attuali proprietari avevano cercato di convincerlo a firmare documenti che avrebbero certificato l’autenticità «in cambio del 10 per cento dei proventi». Il museo di Orlando è coinvolto nell’inchiesta solo in quanto testimone, mentre le opere della mostra Heroes and Monster sono adesso entrate in possesso dell’Fbi: vendere opere d’arte false con la consapevolezza che lo sono è considerato infatti un crimine federale.

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