Johnson, Mosca esulta per le dimissioni del premier inglese. Medvedev: «Se ne vanno i migliori amici di Kiev»


La notizia delle imminenti dimissioni di Boris Johnson da leader del partito Tory e nel prossimo autunno da primo ministro inglese è stata accolta positivamente da Mosca. «Speriamo che persone più professionali e in grado di prendere decisioni attraverso il dialogo arriveranno un giorno al potere in Gran Bretagna», ha commentato Dmitry Peskov. Ripreso dall’agenzia Interfax, il portavoce del Cremlino ha spiegato che a Johnson l’esecutivo di Putin «non è mai piaciuto molto». Tuttavia, ha aggiunto, «non ci piace nemmeno lui». Johnson è stato uno dei leader più interventisti in favore di Kiev dallo scoppio della guerra in Ucraina. Il Cremlino ha fatto sapere di star seguendo con attenzione la situazione politica in Gran Bretagna, nonostante questa «non possa essere una priorità» russa. Anche l’attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente Dmitry Medvedev non ha ritardato il suo commento: «Notizie da Londra. I “migliori amici dell’Ucraina” se ne vanno. La “Vittoria” è in pericolo! Il primo è andato…”.». Per l’ex presidente si tratta solo del «logico risultato dell’arroganza britannica e della politica mediocre».
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