Forlì, arrestato il fratello dell’uomo trovato morto decapitato: ancora nessuna traccia della testa

I carabinieri avevano già raccolto diversi sospetti su tutti i fratelli, in lite tra loro per un’eredità contesa. Ma lo scontro tra la vittima Franco Severi e il fratello Daniele sarebbe stata quella più accesa

Si trova sotto interrogatorio al comando dei carabinieri di Meldola (Forlì-Cesena) Daniele, uno dei fratelli di Franco Severi, l’agricoltore 55enne il cui cadavere senza testa era stato trovato in un dirupo nella frazione di Ca’ Seggio del comune di Civitella, sempre nel forlivese, lo scorso 22 giugno. Daniele è al momento, dei sei fratelli di Franco, tutti interrogati, il principale sospettato del delitto l’unico in che è stato fermato dalle forze dell’ordine. Le analisi sul corpo decapitato provano con sufficiente sicurezza che il capo non è stato strappato via da un animale, ma mozzato di netto, con un’arma bianca particolarmente affilata. La testa non è ancora stata ritrovata, il che fa pensare che la macabra morte non sia avvenuta nel sito dove è stato rinvenuto il cadavere del decapitato. Esclusa dai luoghi del delitto anche la casa dell’agricoltore, non lontana dal sito del ritrovamento, che è stata trovata chiusa e senza elementi che avvalorassero la tesi di un omicidio al suo interno.


La faida familiare e gli indizi su Daniele

Pare che i sette fratelli fossero ai ferri corti da anni, spiega il Corriere di Bologna. Si erano feriti, negli anni, a colpi di cause civili e penali. Alla base c’erano dei dissidi per questioni di eredità. Una delle prime era proprio di Daniele contro Franco, per incendio. Il principale sospettato accusava il fratello di aver appiccato il rogo in modo che sembrasse doloso, e così fare frode assicurativa. Poi un’altra, per la stessa ragione. Tracce di sangue sono state rinvenute nella Fiat Panda di Daniele, che, fanno sapere i Ris, è stata lavata a metà.


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