Palermo, medico pestato in ospedale: l’agguato di una famiglia dopo una visita fuoriorario rifiutata

I parenti della donna ricoverata hanno prima distrutto la sala medici poi preso a calci e pugni il dottor Petta. Identificati dalla polizia, gli hanno procurato diverse fratture

Aveva chiesto di entrare nel reparto di Gastroenterologia del Policlinico di Palermo per andare dalla madre ricoverata. Erano passate le 21, l’orario delle visite era terminato e per questo motivo il dottor Salvatore Petta, di guardia la sera del 10 luglio, non ha fatto passare la donna. Non passa molto tempo che la stessa signora è tornata accompagnata, questa volta, dal fratello e dal padre. A quel punto i due hanno iniziato vandalizzare la sala dei medici e ad aggredire il dottor Petta, arrivando a colpirlo più volte con calci e pugni. Un pestaggio che è costato al gastroenterologo diverse fratture e una prognosi di 40 giorni. Uno dei due, entrambi identificati dalla polizia, avrebbe anche lanciato una scrivania che aveva trovato là vicino procurandogli una lussazione alla spalla e la frattura dell’omero. «Episodio grave e ingiustificabile», ha commentato Alessandro Caltagirone, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria di Palermo. «L’Aoup è presidiata dai servizi di vigilanza», osserva Caltagirone, «ma non è possibile in modo assoluto controllare tutti coloro che transitano nei viali interni. Tanto più chi, come in questo caso, ha il passaggio favorito da un parente all’interno». Il commissario straordinario ha detto che verrà valutata la possibilità da parte di Aoup di costituirsi parte civile nel processo.


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