Lo strappo di Conte: «Domani non parteciperemo al voto: non concediamo cambiali in bianco» – Il video

Le parole del leader M5s all’assemblea congiunta dei parlamentari

Lo strappo ci sarà. Domani, 14 luglio, i senatori del Movimento 5 Stelle non parteciperanno al voto sul dl Aiuti in Senato. Lo ha detto Giuseppe Conte durante l’assemblea congiunta dei parlamentari del M5s, iniziata alle 21.30 di oggi 13 luglio. «Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza che sta incalzando il governo sulle emergenze, l’unica forza che non ha paura di calibrare la propria azione politica in funzione della concreta realtà che il Paese sta vivendo. Ma i segnali dal governo sono insufficienti. Non siamo disponibili a dare una cambiale in bianco», ha detto il leader dei pentastellati durante il suo intervento ad apertura del vertice. «Non possiamo che agire con coerenza e linearità», ha continuato, per poi insistere sul Reddito di cittadinanza. «Abbiamo chiarito al premier Draghi non permetteremo mai che venga smantellato».


Ma la situazione, per Conte, resta delicata. Una parte del Movimento, soprattutto alla Camera, potrebbe opporsi alla decisione di uscire. La svolta c’è stata nel pomeriggio, quando Conte ha sentito al telefono Mario Draghi. Secondo i retroscena di stampa, il premier gli avrebbe dato un ultimatum: senza la fiducia da parte del Movimento 5 Stelle al dl Aiuti in Senato, il governo non esiste più. L’aut aut del premier ha chiuso le porte all’idea di Conte di una protesta senza conseguenze drastiche. Ma nonostante questo, la linea decisa dal leader del M5s è quella di puntare tutto sullo strappo, come anticipato già da Open. «Oggi ho avuto un colloquio con il premier Draghi, devo registrare una disponibilità del presidente a venirci incontro su tutti i punti. Però è evidente che la fase che stiamo affrontando non può accontentarsi di impegni, occorrono concrete misure», ha detto al riguardo Conte.


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