Gas, l’Ue guarda all’Azerbaigian: von der Leyen vola a Baku. E le forniture continuano a crescere

«La diversificazione delle importazioni è una priorità assoluta», fa sapere la Commissione europea

La commissaria Ue all’energia, Kadri Simson, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si recheranno lunedì nella capitale azera Baku. L’obiettivo è dare vigore alla cooperazione tra l’Unione e l’Azerbaigian in materia di energia. Nello specifico, l’Ue intende potenziare l’approvvigionamento di gas attraverso il corridoio meridionale per far fronte alla sempre maggiore diminuzione di forniture provenienti dalla Russia, che ora rischiano di fermarsi del tutto dopo gli annunciati lavori di che secondo il Cremlino non procederebbero regolarmente. «La diversificazione delle nostre importazioni di energia è una priorità assoluta per l’Ue» scrive la Commissione in una nota.


I dati del corridoio Meridionale

Il gas azero giunge in Europa tramite il gasdotto Transadriatico (Trans-Adriatic Pipeline – Tap), che attraversa Georgia, Turchia, Grecia e Albania per entrare in Europa dalla Puglia. Il condotto ha una capacità massima di 25 miliardi di metri cubi all’anno che però non viene ancora sfruttata a pieno: nel 2021 sono arrivati 7 miliardi di metri cubi. Tuttavia, la fornitura da Baku sta crescendo sempre di più. A febbraio, quando è iniziata la guerra in Ucraina, erano arrivati al contatore del comune di Melendugno (Lecce) 710 milioni di metri cubi di gas, a maggio (ultimi dati disponibili) sono stati 904 milioni. Un’incremento del 62,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.


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