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Mercoledì voto di fiducia dopo l’intervento di Draghi, accordo Fico-Casellati: si parte dal Senato

I presidenti di Camera e Senato avrebbero fatto prevalere la regola non scritta «della culla», secondo cui il voto di fiducia in questi casi si svolge nel ramo del Parlamento dove c'è stato il primo voto per il governo

Si terranno al Senato le «comunicazioni fiduciarie» di Mario Draghi previste per il prossimo mercoledì 20 luglio. Sarà quello il momento cruciale per il destino del governo e della maggioranza, visto che in quell’occasione si voterà anche la fiducia. Le comunicazioni del premier sono definite infatti «fiduciarie», alla luce dei rinvio da parte di Sergio Mattarella delle dimissioni del premier. Quindi, dopo l’intervento di Draghi e la discussione generale, ci sarà la presentazione delle risoluzioni e infine si svolgerà un voto di fiducia con chiama uninominale, da cui inevitabilmente emergerà se esiste ancora o no una maggioranza che sostiene il governo Draghi. È stato raggiunto già oggi 18 luglio l’accordo tra i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati, per fissare l’iter di mercoledì. A confermalo sarebbero fonti accreditate del Senato, citate da Ansa, secondo cui si sarebbe seguito il meccanismo «culla». Il voto di mercoledì quindi si svolgerà dove c’è stato il primo voto di fiducia del governo. Contro questo scenario però si erano già opposti i partiti di centrosinistra, secondo cui la crisi sarebbe nata a Montecitorio, dopo il primo «non voto» del M5s al Dl Aiuti. Al contrario Lega e Forza Italia rivendicavano la nascita della crisi al Senato.

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