Divieto balneazione in Romagna, livello di inquinamento «anomalo» in mare: stop in 28 località

Troppo alta la presenza del batterio escherichia coli dopo le recenti piogge secondo le autorità ambientali della Regione Emilia-Romagna. Per il momento i tecnici avanzano solo ipotesi sul fenomeno

«L’insieme di eccezionali condizioni meteorologiche», che sommate l’una all’altra potrebbero aver alterato la «composizione delle acque marine» spiega l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpae) dell’Emilia-Romagna che ha disposto il divieto di balneazione in alcune località della riviera emiliano-romagnola. I campionamenti effettuati martedì hanno rilevato 28 punti in altrettante spiagge in cui i limiti di presenza del batterio escherichia coli sono stati superati. Non si può fare il bagno, quindi, in alcuni tratti di Goro (Ferrara) e di 26 località in provincia di Rimini. Tra queste: Riccione, Misano Adriatico, Cattolica e proprio Rimini. Al momento non è ancora chiaro cosa stia causando questa «anomalia». Come spiegato da Arpae, questo fenomeno può avvenire entro le 24 ore successive a una forte pioggia, dato che vengono aperti gli sfioratori con cui vengono smaltite le acque in eccesso in mare. Tuttavia, il periodo di forte siccità allontana questa ipotesi.


L’incontro a Rimini

Per la giornata di domani è previsto un incontro tecnico tra il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e la Regione, Arpae, Ausl Romagna e i Comuni costieri. «A causa della siccità le paratie a mare non vengono aperte da quasi un mese», ha detto il sindaco, «la stessa Hera, che gestisce il ciclo integrato delle acque, ha formalmente comunicato di non aver riscontrato alcun guasto o difetto alla rete acquedottistica e fognaria». Intanto, Arpae eseguirà altri campionamenti per osservare l’evoluzione della situazione. Nei giorni scorsi anche in altri mari è stata registrata una presenza anomala di escherichia coli, cosa che fa pensare che la causa potrebbe essere l’innalzamento della temperatura marina. Dovuta all’ondata di calore, potrebbe aver portato a quella che il sindaco Sadegholvaad chiama: «Squilibrio organico».


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