Spagna, un’altra modella denuncia la campagna body positive: «Hanno cancellato la protesi alla mia gamba»

La 32enne britannica Sian Green-Lord si è sfogata su Instagram rivelando che l’illustratore ha ritoccato il suo corpo: «Non so spiegare la rabbia che provo»

La campagna lanciata dalla ministero spagnolo dell’Uguaglianza per incoraggiare le donne a godersi l’estate senza farsi condizionare dagli standard estetici aveva tutti i requisiti, almeno all’apparenza, di un’efficace operazione di sensibilizzazione all’inclusività e alla body positivity. E invece si sta rivelando fallimentare. Non tanto per la rappresentazione e il messaggio veicolato – l’immagine mostra donne di corporatura, etnia ed età diverse godersi una giornata di sole in spiaggia con il claim «L’estate è anche nostra». Quanto per le modalità che hanno accompagnato la creazione della campagna pubblicitaria. Oggi salgono a due le modelle che denunciano l’utilizzo senza consenso della loro immagine nella campagna.


Dopo la modella londinese Nyome Nicholas-Williams, è la 32enne britannica Sian Green-Lord (la donna in basso a sinistra) a denunciare su Instagram non solo l’utilizzo di una sua foto senza il suo permesso, ma anche il ritocco della stessa. Infatti, nell’immagine editata per la pubblicità non c’è traccia della protesi alla gamba dell’influencer, a cui è stato amputato l’arto dopo essere stata investita da un taxi a New York nel 2013. «Non so nemmeno come spiegare quanta rabbia sto provando ora», dice Green-Lord nelle sue storie di Instagram. «Un conto è usare la mia immagine senza il mio consenso. Un altro è addirittura ritoccare il mio corpo. Davvero non so cosa dire se non che è profondamente sbagliato», aggiunge.


Il precedente

Già il 28 luglio, giorno della pubblicazione della campagna, la modella londinese Nyome Nicholas-Williams aveva denunciato su Instagram l’utilizzo senza consenso del suo volto, «photoshoppato» sul corpo della donna con il bikini color oro seduta sulla sabbia che rivolge una linguaccia alla telecamera. «Ottima idea, ma pessimo modo di metterla in atto – aveva commentato la modella – Probabilmente non avrei detto di no se considerato che si tratta di una buona causa, ma andava chiesto il mio consenso. Così invece è frustrante. Sono stati scorretti e irrispettosi».

Silenzio dal ministero

L’illustratore dietro la composizione dell’immagine, Arte Mapache, ha chiesto scusa a Williams e alle altre donne rappresentate per aver utilizzato la loro immagine senza il loro permesso, mentre il ministero spagnolo ancora non si è espresso in merito. «Data la giusta polemica sui diritti d’immagine nell’illustrazione, ho deciso che il modo migliore per fare ammenda è quello di condividere il denaro che ho ricevuto per il lavoro e dare parti uguali alle persone nel poster – ha detto l’artista – Accetto i miei errori ed è per questo che ora sto cercando di rimediare al danno causato.

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