I consigli di Chiara Valerio/2 | «Il conte di Montecristo», A. Dumas
«Perché si può restare chiusi dentro se stessi, per scelta propria o di altri e, nonostante questo, in quel buio e in quella assenza si può imparare». Così Valerio introduce a Open il suo secondo consiglio di lettura: Il conte di Montecristo (Einaudi, 2014, 1264 pagine) di Alexander Dumas (traduzione di Margherita Botto, Einaudi). Un classico, che come tale attraversa ogni epoca e generazione. Ambientato nella Francia della restaurazione, racconta di un’ingiustizia riscattata con la vendetta. Si affrontano i limiti della condizione umana, e del bene. «È una grande avventura e – commenta Valerio – riesce a far accettare anche la presenza, nel proprio cuore, di sentimenti disdicevoli». Ma non solo. Anche perché ci mostra come «certe volte, cercando di evadere, cercando l’aria, si incontra invece l’altro. E con con l’altro, gli altri, si respira meglio».
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