Calenda mette d’accordo Tajani e Letta, il vice di Forza Italia: «Impossibile allearsi con lui anche per noi: insulta tutti»

Il vicepresidente di FI: «Se uno non mantiene un impegno con un alleato, come può rispettare i patti con gli italiani?»

È possibile immaginare un’alleanza tra Terzo polo e Forza Italia dopo le elezioni del 25 settembre? Antonio Tajani la esclude. Il motivo? Carlo Calenda. Il coordinatore nazionale di Forza Italia, ospite della trasmissione Controcorrente su Rete4, ha spiegato: «Non è possibile allearsi con delle persone litigiose come Calenda, litiga con tutti, insulta tutti. L’Italia ha bisogno di persone responsabili. Se uno non mantiene un impegno con un alleato, come può rispettare i patti con gli italiani? Ha ragione Letta a indignarsi: non la penso come lui ma pacta sunt servanda (“I patti devono essere rispettati“, ndr)». E l’ex presidente del Parlamento Europeo ha poi aggiunto: «Infatti Emma Bonino, che è una persona più seria, è rimasta con la sinistra, e anche Carlo Cottarelli ha scelto il percorso della serietà, a sinistra». L’esponente forzista ha poi definito «inutile» e «ininfluente» il voto a Renzi e Calenda perché, a detta di Tajani «il Terzo polo arriva dopo il centrodestra e dopo la sinistra». In aggiunta, secondo il vicepresidente di Forza Italia, si corre il rischio che il leader di Italia Viva e quello di Azione diventino «gli ascari della sinistra».


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