Roma, salvato l’uomo incastrato nel tunnel vicino a due banche. Giallo sullo scavo: l’ipotesi del colpo a Ferragosto – Il video

Restano aperte ancora tutte le ipotesi per gli inquirenti, che non escludono il piano criminale dietro quel misterioso tunnel scoperto vicino poche centinaia di metri da due istituti di credito

È stato estratto dal tunnel profondo almeno cinque metri in cui era rimasto incastrato l’uomo che da più di 8 ore i vigili del fuoco stavano soccorrendo in via Innocenzo XVI nel quartiere Aurelio di Roma, a due passi dalla Basilica di San Pietro. Si tratterebbe di un uomo di 50 anni, secondo il Corriere della Sera, rimasto sommerso dalla terra che gli è crollata addosso. Le sue condizioni di salute sarebbero gravi, al punto da essere ricoverato all’ospedale Gemelli in prognosi riservata. Per salvarlo è stata usata anche una ruspa, che ha allargato il varco che si era aperto sulla strada. L’uomo pare stesse scavando il cunicolo assieme ad altre tre persone, intercettate dai carabinieri mentre si aggiravano intorno al luogo dell’incidente. Il tunnel partiva da un negozio sfitto. In zona, a qualche centinaio di metri, ci sono due banche. Gli inquirenti sospettano che i quattro facciano parte di una banda di ladri che stava preparando un colpo in uno dei caveau vicini.


L’ipotesi è che stessero procedendo gradualmente, approfittando della città deserta nella settimana di Ferragosto. Ma qualcosa è andato storto: nel mezzo degli scavi è venuta giù una parte di asfalto, bloccando il gruppo a circa sei o sette metri di profondità. A quel punto l’inevitabile chiamata al 112, effettuata probabilmente da uno dei membri della banda, riuscito a divincolarsi. Tanto che al loro arrivo i vigili del fuoco, individuato il punto esatto del crollo, sentono una sola voce arrivare da sotto l’asfalto. «Aiuto, vi prego liberatemi», il disperato appello dell’uomo ai soccorritori. Solo dopo otto ore di incessante lavoro, e lo scavo con una ruspa di un tunnel parallelo, i vigili sono riusciti ad estrarre vivo l’uomo dalle macerie, che nel frattempo era stato stabilizzato dai medici con la somministrazione di alimentazione liquida e una bombola di ossigeno.


I complici, tutti italiani con precedenti di furto, nel frattempo si erano dati alla fuga, ma sono stati poi bloccati dai carabinieri non lontano dal luogo del crollo. Portati nella caserma di Trastevere, sono stati interrogati per ore nel tentativo di ricostruire la dinamica dei fatti e risalire alla data di inizio dei “lavori”. Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, dovranno anche chiarire se la banda non fosse più numerosa e contasse anche su eventuali altri complici e basisti.

Video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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