Usa, l’ambientalista Erin Brockovich multata per aver innaffiato troppo spesso il giardino

L’attivista ha dovuto pagare una sanzione da 1.700 dollari per non aver rispettato i razionamenti d’acqua dovuti alla siccità

Anche i più integerrimi ambientalisti, a volte, sbagliano. È quanto successo a Erin Brockovich, protagonista di una delle battaglie ecologiste più note al mondo. Brockovich è stata infatti multata dalla polizia di di Agoura Hills per aver innaffiato troppo spesso le piante della sua casa in California. Nello Stato americano infatti, a causa della siccità, l’acqua dev’essere centellinata: bisognerebbe innaffiare al massimo una volta ogni 7 giorni. Eppure, negli ultimi due mesi, l’attivista e scrittrice avrebbe infranto il limite, dando acqua alle sue piante tre volte a settimana.


Dopo aver ricevuto una multa di 1.700 dollari, tuttavia, Brockovich ha deciso di adottare una drastica soluzione. Ha infatti sostituito i suoi 280 metri quadri di giardino con un giardino artificiale hi-tech e all’uso di erba sintetica al posto del prato naturale. Così facendo, stando a quanto riportato il New York Times, l’attivista avrebbe lanciato una vera e propria moda. Nell’ultimo anno sono stati 300 i proprietari di case nel Sud della California che sono passati all’erba sintetica, oltre che a introdurre piante, alberi e fiori finti nei giardini di casa.


Il passato di Erin Brockovich

Il nome di Brockovich è salito agli onori della cronaca nel 1993, quando la donna fece causa alla Pacific Gas & Electric, accusando il colosso dell’energia di aver contaminato per oltre 30 anni le acque della città di Hinkley, in California. Un inquinamento che stava costando la vita agli abitanti della zona. La causa venne vinta tre anni dopo, nel 1996. Il colosso dell’energia fu costretto a risarcire centinaia di residenti della zona per un totale di 333 milioni di dollari. L’intera vicenda venne portata sul grande schermo grazie al pluripremiato film con Julia Roberts, intitolato Erin Brockovich – Forte come la verità.

Leggi anche: