La nota di Dario Fabbri sul mondo che cambia: il blitz dell’Fbi a casa di Trump, cosa c’è dietro e perché non basta a metterlo fuorigioco – Il video

Ogni settimana il direttore della rivista «Domino» approfondisce in meno di 3 minuti i fatti più importanti dell’attualità internazionale

Prima l’Fbi ha perquisito la sua abitazione a Mar-a-Lago (Florida), poi è stato reso pubblico il mandato di perquisizione che lo accuserebbe di aver violato la legge sullo spionaggio. Donald Trump è così tornato alla ribalta della cronaca, ed è al centro dell’ottava puntata de La nota sul mondo che cambia, la videorubrica di Dario Fabbri, il direttore di Domino che ogni settimana si dedica ad analizzare per Open la notizia geopolitica più rilevante degli ultimi giorni. L’ex presidente degli Stati Uniti si troverebbe in possesso di documenti secretati dello stato federale. Accusa che lui però nega. Secondo la sua difesa, si tratta di informazioni già desecretate. Quale sia la verità, al momento, non è ancora possibile dire.


Qual è l’obiettivo del blitz?

E’ chiaro, però, che gli apparati degli Stati Uniti non hanno un’idea elevata di Trump, soprattutto perché non avrebbe reagito tempestivamente all’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021. L’obiettivo di questa operazione dell’Fbi, potrebbe essere orientata a screditare la sua posizione e figura in questa fase che si avvia alle elezioni a medio termine negli Usa e successivamente alle presidenziali. Lo stesso ex presidente Usa ritiene che sia un’operazione di «strumentalizzazione della giustizia e un attacco dei democratici di sinistra radicali». Il blitz dei servizi, secondo Trump, è stato ideato per «evitare disperatamente» la sua candidatura alle elezioni del 2024. Ma questo potrebbe bastare a metterlo fuorigioco? Fabbri analizza il tema per Open in questo episodio, e sulle pagine di Domino.


Leggi anche: