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Il caso Ruberti agita il Pd. Un testimone: «Il calcio non c’entra, lite degenerata per le candidature»

20 Agosto 2022 - 08:12 Redazione
Il video verrà acquisito dalla procura di Frosinone, che potrebbe presto aprire un fascicolo

Si va verso l’apertura di una inchiesta sul caso di Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che si è dimesso ieri mattina, 19 agosto, dopo la diffusione di alcune immagini che lo riprendono durante una violenta lite a Frosinone, nel Lazio. Nella clip, girata oltre due mesi fa, si sente Ruberti urlare frasi minacciose contro Vladimiro De Angelis, fratello di Francesco, ex europarlamentare dem e presidente del Consorzio industriale.

Le ipotesi dietro lo scoppio della lite

«Io li ammazzo. Devono venire a chiede scusa per quello che mi hanno chiesto. A me non me dicono “io me te compro”», si sente nel filmato lanciato da Il Foglio. E ancora: «Do cinque minuti pe veni’ a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchia’ davanti. Altrimenti io lo scrivo a tutti quello che sti pezzi de… mi hanno detto… Io gli sparo, li ammazzo». Il video verrà acquisito dalla procura di Frosinone, che potrebbe presto aprire un fascicolo, non solo per minaccia. Secondo la versione che hanno offerto i diretti interessati, a scatenare la lite sarebbero stati motivi calcistici. Una versione sostenuta anche dalla fidanzata di Ruberti e consigliera regionale del Pd di Frosinone, Sara Battisti, presente al tavolo. Stando a quanto dichiarato da uno dei presenti a Il Messaggero, invece, la Lazio e la Roma c’entravano ben poco. «Si parlava di future candidature, [la lite] era iniziata forse con altro, ma poi è degenerata proprio su quello».

Una «resa dei conti interna»

Nel corso della baruffa, Ruberti minaccia di rivelare una richiesta ricevuta durante la cena. Vladimiro De Angelis, dal canto suo, nega che siano state fatte a quello che fino a ieri era il sindaco-ombra di Gualtieri proposte corruttive. Resta il fatto che le immagini hanno provocato un terremoto nel Pd. De Angelis ha rinunciato a un posto in lista elettorale per la Camera, e c’è chi ipotizza che in ballo ci siano pure la presidenza del Consorzio industriale e la candidatura alla presidenza della Regione Lazio. Un autorevole esponente del centrodestra ciociaro assicura a Repubblica: «Questa è una resa dei conti interna al Pd». «Le frasi contenute nel video sono gravi», ha dichiarato Gualtieri, accettando le dimissioni di Ruberti. «Scelte giuste e doverose», ha commentato il leader dei dem Enrico Letta. Ma tra i compagni di partito, aggiunge La Stampa, c’è anche chi prova a giustificare i toni violenti utilizzati da Ruberti – soprannominato «Rocky»: «E’ possibile sia stata la risposta legittima, sebbene molto violenta, a una domanda irricevibile».

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