«Solidarietà a Sanna»: le donne finlandesi postano sui social filmati in cui si scatenano come la premier – Il video

L’iniziativa dopo gli attacchi rivolti a Marin a seguito della pubblicazione dei video registrati durante una festa privata

Non si placano le polemiche contro la premier finlandese Sanna Marin, dopo la diffusione in rete di un video in cui balla e si diverte durante una festa privata. Ma a fianco della diatriba, si stanno moltiplicando anche le parole di supporto e difesa della premier Marin. Nelle ultime ore, le donne finlandesi stanno pubblicando sui propri account social dei video in cui ballano e si divertono, esattamente come la premier Marin. E la premier finlandese viene taggata nei vari post accompagnati dalla didascalia: «Solidarietà a Sanna». Un’iniziativa nata spontaneamente, in cui le donne rivendicano il proprio diritto a divertirsi e ad avere una vita anche al di fuori del lavoro, nel tentativo di scacciare pregiudizi di genere e generazionali, data la giovane età della premier 36enne. Nella giornata di ieri, rispondendo alle diverse accuse piovutele addosso dopo la diffusione del video, Marin ha dichiarato: «Spero che nel 2022 venga considerato accettabile che anche le persone che ricoprono ruoli decisionali possano trascorrere una serata di relax, cantando e ballando. Insomma, spero che anche noi possiamo essere considerate delle persone».


La vicenda

Nel frattempo, le immagini della festa privata a cui ha partecipato la premier Marin hanno fatto il giro del mondo, sollevando polemiche tra l’opinione pubblica e i politici finlandesi, anche perché nel video, in sottofondo, si sente una voce che parla di «jauhojengi», la «gang della farina», ossia di cocaina. E la premier finlandese Marin ha deciso di rispondere apertamente alle accuse: «Non ho mai detto quella parola, né fatto uso di droghe, ho solo bevuto un po’ di alcol. Non ho problemi a fare un test». E ieri, 19 agosto, Marin ha annunciato di essersi sottoposta ai test antidroga, i cui risultati saranno resi pubblici nell’arco di una settimana. Durante l’incontro con i giornalisti, la premier ha rivendicato il diritto di «divertirsi come ogni persona» nel suo tempo libero, sottolineando che se vi fossero stati degli impegni istituzionali o delle emergenze, sarebbe stata reperibile telefonicamente.


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