In Ungheria sbagliare le previsioni del tempo può costare il posto di lavoro. Lo sanno bene la capa del servizio metereologico nazionale, Kornelia Radics, e il suo vice, Gyula Horvath, che sono stati licenziati in tronco dal ministro per la Tecnologia, Lazlo Palkovics, per aver consigliato di posticipare uno spettacolo di fuochi di artificio dopo aver previsto un possibile diluvio su Budapest. L’evento era programmato per sabato 20 agosto. Non una data qualunque per gli ungheresi, in quanto giorno di festa nazionale, durante le celebrazioni di Santo Stefano, nonché giorno in cui viene celebrata la fondazione dello Stato ungherese. La presidente del servizio metereologico e il suo vice sono stati raggiunti dalla notizia del licenziamento il giorno dopo le proteste sollevate dalla popolazione. Le persone, infatti, si erano riversata lungo il Danubio per festeggiare, salvo poi dover fare ritorno a casa dopo l’annullamento dell’evento. Le ragioni del licenziamento non sarebbero state comunicate ai diretti interessati. Ma è plausibile ritenere che l’errore commesso sulle previsioni del tempo sia stato ritenuto «imperdonabile» dal governo ungherese.
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