Positivo a droga e alcol, arrestato l’agente che ha investito e ucciso il 19enne romano in motorino

Sul 46enne agente della Polfer pende l’accusa di omicidio stradale

A Roma un uomo ha colpito e ucciso con la sua auto un diciannovenne Simone Sperduti in motorino. L’incidente è avvenuto in via Prenestina, all’altezza dello svincolo del Grande Raccordo Anulare, intorno alle 4 di mercoledì mattina. Al volante dell’Opel Meriva si trovava un agente della Polfer 46 enne, risultato positivo a più di una sostanza psicoattiva, tra cui l’alcol. Su di lui pende l’accusa di omicidio stradale. In attesa del processo, per lui è stata disposta la custodia cautelare. Tra le cause in esame dagli agenti del V gruppo Prenestino però non sono solo le condizioni d’alterazione dell’uomo, ma anche quelle del manto stradale. È probabile, infatti, che la segnaletica e l’illuminazione inadeguata possano aver facilitato l’impatto frontale tra l’auto dell’agente e il motorino di Sperduti, che viaggiava verso il centro della capitale.


Secondo le ricostruzioni riportate da la Repubblica, il poliziotto stava viaggiando verso la periferia di Roma, lasciandosi quindi il centro alle spalle. Arrivato all’altezza dello svincolo per il raccordo, l’uomo ha svoltato verso sinistra per imboccare la circonvallazione. Proprio in quel momento, però, è avvenuto lo scontro con il motorino, che proveniva dalla direzione opposta. Le indagini dovranno chiarire se la segnaletica orizzontale in cattivo stato abbia contribuito al verificarsi dell’incidente. In seguito all’incidente è sopraggiunta l’ambulanza, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. Sperduti viveva nel quartiere di Centocelle e aveva da poco terminato i suoi studi all’Istituto Superiore Giorgio Ambrosoli e mentre aspettava i risultati dei test d’ammissione al Corpo dell’arma lavorava come magazziniere.


Immagine di copertina: La Repubblica | La scena dell’incidente all’arrivo dei sopralluoghi

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