Ucraina, l’accusa di Energoatom: «La Russia ha scollegato Zaporizhzhia dalla rete elettrica». I filorussi: «Interrotta a causa dei bombardamenti ucraini»

Il servizio stampa della città di Energodar, dove ha sede l’impianto, sostiene che gli attacchi ucraini avrebbero generato un corto circuito nella provincia, attivando i sistemi di sicurezza nella centrale

L’operatore ucraino Energoatom, citato dall’agenzia Unian, ha riferito che la Russia avrebbe scollegato la centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla rete elettrica nazionale ucraina. «I due reattori dell’impianto sono stati disconnessi dalla rete. Di conseguenza, le azioni degli invasori hanno causato per la prima volta nella sua storia la disconnessione completa della centrale nucleare dalla rete elettrica», ha affermato poco fa il gruppo di Stato su Telegram. Subito dopo, però, è arrivata la risposta delle autorità municipali di Energodar, in mano ai russi, che hanno dichiarato di aver riconnesso a distanza di pochissimo tempo la rete elettrica, interrotta a causa dei bombardamenti ucraini. Il servizio stampa della città, citato da Interfax, ha denunciato che massicce esplosioni, avvenute la scorsa notte a opera di Kiev, avrebbero provocato incendi della vegetazione circostante la centrale che a loro volta avrebbero causato un corto circuito, lasciando senza elettricità gran parte delle regioni sotto il controllo russo nelle province di Zaporizhzhia e Cherson. Per questo motivo nella centrale sarebbero stati attivati i sistemi di sicurezza e interrotta la rete.


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