Alessia Prendi, la bambina morta per il crollo di un’altalena ad Avezzano e le indagini: «Il pericolo già segnalato»

La struttura si trovava all’interno di un oratorio parrocchiale. Sotto la lente l’assistente e i responsabili

Si chiamava Alessia Prendi la bambina di 12 anni morta per il crollo di un’altalena a San Pelino in provincia di Avezzano. Questa mattina è in programma un vertice per fare il punto delle indagini tra procura e carabinieri. Il pericolo era stato infatti già segnalato: la struttura era realizzata in modo rudimentale con pali di legno. Che avrebbero ceduto perché non ancorati al suolo. L’altalena si trovava all’interno di un oratorio parrocchiale. All’improvviso è crollata colpendo Alessia. La bambina è rimasta a terra, ansimante ma cosciente. Qualche minuto dopo è arrivato un uomo che, da un muretto poco distante dov’era seduto, si è reso conto della gravità della situazione ed è subito intervenuto, prendendo la bambina in braccio e provando i primi soccorsi. La 12enne è stata stabilizzata, sottoposta a manovre rianimatorie, poi trasportata all’ospedale di Avezzano. Dove è deceduta nel giro di poco tempo per i gravi traumi interni che ha riportato. «Saranno le indagini a fare chiarezza su quello che è successo e ad accertare eventuali responsabilità. Dall’esterno è facile puntare il dito accusando l’assistente e i responsabili di non aver vigilato abbastanza», dice una donna del posto a Il Messaggero. «Qualcuno oggi (ieri, ndr) lo ha fatto, a caldo, aggiungendo dolore al dolore. Purtroppo con i bambini a volte basta una minima distrazione». Indaga il pm Maurizio Maria Cerrato.


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