«Nella morra cinese della sinistra, clandestino batte donna violentata», la frase di Meloni accende le polemiche. Il Pd: «È tornata quella di Vox»

Al comizio di Perugia la presidente di FdI attacca la sinistra: «Abitano in quartieri altolocati, gli immigrati non c’arrivano»

Continua il tour di comizi organizzato da Fratelli d’Italia. Ieri, 1° settembre, è toccato a Perugia. Giorgia Meloni è salita sul palco di piazza IV Novembre, quello sotto al Duomo dove ogni anno Umbria Jazz ospita artisti da tutto il mondo, con di fronte centinaia di persone e bandiere svolazzanti. La presidente di FdI, e principale candidata alla presidenza del Consiglio, ha presentato il programma per le elezioni del 25 settembre facendo riferimenti anche alle ultime polemiche. Arrivata al punto “immigrazione e sicurezza“, la leader dice: «Secondo me quando qualcuno lo fai entrare, gli devi dare una vita dignitosa, da italiano, da cittadino! Chiaro? Però per farlo devi governare i flussi, sennò la situazione ti scappa di mano e accade quello che abbiamo visto accadere, che loro non vedono, perché chiaramente abitando nei quartieri molto altolocati gli immigrati non c’arrivano».


A quel punto pronuncia la frase che ha poi acceso le polemiche: «Ovviamente loro sono solidali con le violenze nei confronti delle donne, purché a operare quella violenza non sia un clandestino perché nella loro morra cinese clandestino batte donna violentata». Meloni chiama «loro», senza mai nominarli direttamente, tutti gli avversari politici che nei giorni scorsi l’hanno attaccata per aver condiviso il video dello stupro di Piacenza. Video che è stato rimosso in un paio di giorni da tutti i social e sulla cui condivisione la Procura ha aperto un’inchiesta. Aggravato dal fatto che la vittima ha detto di essere stata riconosciuta da chi ha visto quel filmato.


Non è la prima volta che Meloni ricorre alla morra cinese per criticare le posizioni della sinistra. Poco più di un anno fa, alla presentazione del suo libro Io sono Giorgia con Mario Giordano, affermava che nella logica di sinistra «immigrato batte donna violentata», aggiungendo che gli «islamici battono tutto». «Meloni è tornata quella di Vox. Fine della farsa», commenta Anna Ascani, sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico: «Prima la “morra cinese tra clandestino e donna stuprata”, poi l’occhiolino ai novax. E non si è mai scusata per aver pubblicato il video di uno stupro per qualche click. Altro che pronta per fare la premier. Non caschiamoci». Dura anche Simona Malpezzi, capogruppo al Senato del Pd: «Potrà fare la finta moderata per le cancellerie internazionali, ma Giorgia Meloni rimane sempre questa. Il suo vero volto è quello del comizio di Vox».

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