Sri Lanka, l’ex presidente Rajapaksa torna dall’esilio: era fuggito in Thailandia

Nel corso delle proteste esplose due mesi fa, la sua residenza era stata assaltata dai manifestanti

Il presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, costretto lo scorso 12 luglio a fuggire dal Paese per le proteste di massa, è tornato oggi a Colombo, ponendo fine al suo esilio in Thailandia. Dopo sette settimane, Rajapaksa, 73 anni, è stato accolto dai ministri con ghirlande di fiori. Le proteste esplose due mesi fa lo additavano come il principale responsabile del fallimento economico del Paese. La rabbia della popolazione era montata a causa della forte crisi che nelle ultime settimane avevano portato alla carenza di cibo, medicinali e carburante. Le dichiarazioni di un funzionario della Difesa rilasciate poche ore fa, avevano previsto il ritorno di Rajapaksa nella giornata di sabato 3 settembre. Poi l’arrivo anticipato. Il funzionario, che ha chiesto l’anonimato, ha poi riferito dettagli sui giorni d’esilio del presidente: «Ha vissuto in un hotel thailandese ed era desideroso di tornare». Lo scorso 9 luglio il primo ministro del Paese Ranil Wickremesinghe aveva rassegnato le sue dimissioni dopo la richiesta arrivata dai leader dei partiti presenti in Parlamento. Nel frattempo il presidente Gotabaya Rajapaksa scappava dalla propria residenza poco prima che venisse assaltata dai manifestanti. Ora, come sostengono corrispondenti e media locali, il suo ritorno in Sri Lanka dopo più di un mese all’estero suggerisce che il presidente Ranil Wickremesinghe è fiducioso di mantenere l’ordine dopo aver arrestato attivisti chiave che guidavano il movimento di protesta nazionale.


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