È morta la regina Elisabetta II, lutto nel Regno Unito: bandiera a mezz’asta a Buckingham Palace

Elisabetta II è morta all’età di 96 anni nella sua residenza scozzese di Balmoral. Nel primo pomeriggio erano arrivati gli allarmi dei medici, che si erano detti preoccupati per le sue condizioni di famiglia. I figli, i nipoti e i suoi familiari più stretti erano accorsi al suo capezzale. I timori sulla sua condizione, da tempo fragile, erano già montati ieri sera, quando Elisabetta aveva dovuto rinunciare a una riunione del Consiglio Privato prevista all’indomani della nomina di Liz Truss a nuovo primo ministro del Regno Unito. L’annuncio ufficiale della morte della regina è arrivato con una nota ufficiale di Buckingham Palace: «Sua maestà è morta pacificamente oggi pomeriggio a Balmoral». Nel breve testo si fa già riferimento ai nuovi regnanti, Carlo e Camilla, sui cui il comunicato spiega che «il Re e la Regina consorte rimarranno a Balmoral stasera e torneranno domani a Londra.


Parole di cordoglio sono arrivate da molti leader e politici internazionali. «Una protagonista assoluta della storia mondiale degli ultimi settant’anni». Così l’ha definita il presidente del consiglio Mario Draghi, ricordando il suo «equilibrio», la sua «saggezza», e «il suo rispetto delle istituzioni e dalla democrazia». Elisabetta «ha saputo tenere vivo il valore della tradizione in una società in costante e profonda evoluzione», si legge nella nota del capo del governo, che ha espresso «alla Famiglia Reale, ai Governi e a tutti i cittadini del Regno Unito e dei Paesi del Commonwealth, le più sentite condoglianze». A Draghi ha fatto eco il presidente della repubblica Sergio Mattarella, che ha ricordato «l’altissimo senso di responsabilità espresso soprattutto nella generosità di spirito con la quale la Sovrana ha consacrato la sua lunga vita al servizio dei cittadini».


Dall’altra sponda della manica sono arrivate le condoglianze del presidente francese Emmanuel Macron, che ha salutato Elisabetta come «un’amica della Francia, una regina di cuori» che «ha segnato per sempre il suo Paese e il suo secolo». Anche per il presidente statunitense Joe Biden la più longeva regina del Regno Unito «ha segnato un’era», incarnando lo Stato con una «dignità» e una «costanza incomparabili», tanto da diventare «una fonte di confronto e orgoglio per generazioni di britannici» e da «rendere speciali le relazioni tra Usa e Regno Unito». Infine, ha aggiunto il leader della Casa Bianca, «non vediamo l’ora di collaborare con il nuovo re». Ha espresso il suo cordoglio anche l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell: «Lo straordinario regno della regina Elisabetta Il ha seguito gli eventi chiave del 20mo e 21mo secolo. L’Ue rende omaggio al suo contributo unico alla costruzione della pace e della riconciliazione. Mentre la sua perdita si farà sentire in tutto il mondo, i nostri pensieri vanno alla sua famiglia e al popolo del Regno Unito», ha scritto su Twitter.

Intorno alle 20 è arrivato anche il messaggio dell’ex primo ministro britannico Tony Blair. «Abbiamo perso non solo la nostra sovrana, ma la matriarca della nostra nazione, la figura che più di ogni altra ha tenuto insieme il nostro Paese» dichiara l’ex capo del governo laburista, al 10 di Downing Street dal 1997 al 2007. «Ci ha tenuti in contatto con la parte migliore di noi, ha personificato tutto ciò che ci rende orgogliosi di essere britannici», ha sottolineato.

Immagine di copertina: ANSA

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