Gabrielli a Urso: «Non riguarda l’Italia il rapporto Usa sui soldi russi». Citati solo Albania e Montenegro. E Meloni querela Repubblica

Nell’articolo del Washington Post citati anche Madagascar ed Ecuador. La leader di FdI: non prendiamo soldi dagli stranieri

Nell’articolo del Washington Post che parla dei soldi della Russia ai partiti l’Italia non è nominata. Il pezzo firmato da Missy Ryan, che cita fonti anonime del governo Usa, tra gli oltre venti paesi interessati cita Albania, Montenegro, Madagascar e, «potenzialmente», Ecuador. Mentre nel caso specifico di un paese asiatico non identificato, l’ambasciatore russo avrebbe dato milioni di dollari in contanti a un candidato presidenziale. Una circostanza segnalata anche dal presidente del Copasir Adolfo Urso ad Agorà su Raitre: «Mi sono confrontato con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli» sul rapporto dell’intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di paesi esteri «ed al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia» tra i Paesi coinvolti, ha detto Urso.


La risposta di FdI a Volker

Intanto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni annuncia una querela a Repubblica per l’intervista dell’ex ambasciatore Kurt Volker: «Le nostre fonti di finanziamento sono tutte verificabili. Sono certa che Fratelli d’Italia non prende soldi da stranieri», ha detto la leader a Radio 24. «Repubblica e Volker ci portino le prove. Siccome non ci sono penso che la querela sia inevitabile». Nel colloquio con Paolo Mastrolilli l’ex feluca Usa presso la Nato ha detto: «Sapevamo da anni che i russi spendono per influenzare le elezioni in tutto l’Occidente. Cercano di promuovere la divisione nelle nostre società e fra i nostri paesi. Questi 300 milioni non hanno fruttato molto, però hanno migliorato le prospettive di alcuni partiti, come quello di Le Pen in Francia e Fratelli d’Italia da voi».


E ancora: «La Lega è in circolazione da parecchio tempo. Ed era noto che riflettesse le prospettive russe. FdI è una formazione più recente, anche se erede di altri partiti. Ed è cresciuta in maniera straordinaria nell’ultimo anno. Ciò obbliga a porsi domande su quali sono le fonti dei loro finanziamenti, delle posizioni prese e dell’aumento della popolarità». Intanto Urso annuncia una riunione del comitato di controllo: «Ho concordato con Gabrielli di realizzare una riunione del Comitato, penso si terrà venerdì. Il Comitato si riunirà con l’audizione di Gabrielli e in quella sede verificheremo, se le avremo, altre notizie in merito».

La smentita di Salvini

Anche il leader della Lega Matteo Salvini smentisce: «Mai chiesti e mai presi soldi, rubli, euro, dinari, dollari dalla Russia», dice a Rtl 102.5. «Strano che ogni volta, a dieci giorni dal voto, arrivino queste fake news: sono anni che ci sono indagini aperte, non è mai stato trovato nulla perché non c’è nulla. Altra cosa è lavorare per la pace e cercare di fermare la guerra. Se qualcuno ha preso soldi lo dica. Mi sembra che qualcuno soprattutto a sinistra usi questa storia per non parlare di Italia bollette, cartelle e lavoro. Chi aiuta la Lega lo fa in Italia, in modo trasparente e spontaneo», conclude. Anche secondo quanto apprende l’Adnkronos da fonti di intelligence americane, non risulterebbe «niente di specifico sull’Italia» in relazione alle indiscrezioni rilanciate dai media statunitensi su rapporti dei Servizi segreti di Washington che parlano di 300 milioni di fondi russi destinati a partiti stranieri in oltre 20 paesi. Le informazioni sui finanziamenti, precisano le stesse fonti, sono state raccolte a partire dal 2014.

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