«La bara della Regina è vuota»: tutte le teorie del complotto sulla morte di Elisabetta II

Ad agitare l’universo cospirazionista sono soprattutto i membri di QAnon, che hanno costruito una loro peculiare interpretazione della realtà

La morte della Regina Elisabetta II non ha rappresentato solo motivo di cordoglio: è stata anche carburante per la fantasia dei complottisti. L’ultima affascinante teoria sul tema riguarda la sua bara. Ieri, mercoledì 14, il feretro della defunta sovrana è stato trasportato da Buckingham Palace al Palazzo di Westminster, dove rimarrà fino al momento delle esequie per consentire al pubblico di omaggiarla. Eppure, secondo alcuni, gli omaggi sarebbero rivolti a una cassa vuota. Questo è quanto si mormora per esempio su un sito britannico per genitori, Mumsnet, secondo quanto riporta Newsweek. A rafforzare la tesi arriva un’utente su Twitter, che con la sicumera di chi è al corrente di informazioni segrete afferma: «La regina è sana e salva in una camera mortuaria da qualche parte fino al giorno del suo vero funerale. Mi dispiace deludervi ragazzi». Un’altra, più prudente utente si limita alle supposizioni: «Penso che abbiano già seppellito la regina e stiano solo portando in giro una bara vuota».


Cosa sappiamo sui funerali di Lilibet

La teoria del complotto non fa affidamento su prove concrete ma su mere supposizioni, anche se spacciate per verità assolute. Per quanto ne sappiamo, la famiglia reale sta seguendo un iter stabilito da tempo. Dopo un lungo corteo e l’arrivo del feretro a Westminster Hall, quattro giorni di camera ardente e i funerali di Stato, la Regina sarà sepolta nella Cappella commemorativa di Re Giorgio VI al Castello di Windsor, come da tradizione.


Ma la lente dei complottisti non perde di vista nessun passaggio, alla ricerca di dettagli che potrebbero comunicare qualcosa di significativo. Nel mirino è finito anche il carro funebre che trasportava la bara, in particolare la sua targa: WP4597. Un codice che alle menti più assopite non dirà niente, ma che non sfugge alla QAnonista Ally: «WP: Witness Protection (protezione testimoni). 45: Donald Trump (45esimo presidente Usa). 97: anno in cui Diana “morì”». Persino il naturale stropiccio della bandiera che ricopre il feretro è un messaggio inequivocabile: «Bandiera stropicciata = Traditore», aggiunge Ally.

Nonostante non sia la prima volta che la targa di un veicolo dia vita a una leggenda (basta ricordare quella del maggiolino bianco sullo sfondo della copertina di Abbey Road dei Beatles, secondo alcuni la prova che Paul McCartney sia morto e sia stato sostituito da un sosia), non è chiaro dove vorrebbero condurci queste tre informazioni assemblate. Non sorprende tuttavia che la narrazione tiri in ballo Trump e la principessa Diana.

Le teorie che agitano i QAnon

Il movimento dei QAnon affonda le sue radici nel forum 4chan, dove dal 2017 hanno iniziato a comparire alcuni criptici messaggi in codice, firmati da un utente anonimo che si presentava con il nome in codice di «Q». Nonostante la sua identità rimanga ad oggi misteriosa, e non sia possibile sapere se i suoi messaggi fossero cose in cui credeva genuinamente o semplici trollate, il messaggero senza volto ha costruito un’epica coinvolgente. I membri di QAnon credono che il mondo sia manovrato da un misterioso Deep State che avrebbe agito contro l’ex presidente Donald Trump. Tuttavia, come esistono i «cattivi» impersonati dai «poteri forti», esistono anche i «buoni» che provano o hanno provato a combatterli. Tra questi, l’ex presidente Usa John Fitzgerald Kennedy, a detta loro ucciso da esponenti del Deep State, e la principessa Diana, che avrebbe perso la vita dopo aver provato a fermare gli attacchi dell’11 settembre.

Targhe e lucertole

O meglio: secondo alcuni, sarebbe morta nell’impresa. Secondo altri invece sarebbe sopravvissuta, come ci dicono anche le eloquenti virgolette usate da Ally-Q. «Aiutata da John F. Kennedy Jr. e da sua moglie Carolyn, ha inscenato la sua “morte” per lavorare al Piano Q e così salvare l’umanità», spiega ad esempio questa utente su Facebook, condividendo un’immagine in cui leggiamo «Grazie mamma Diana». Un altro post si spinge oltre, allegando un video in cui una donna in divisa cammina al fianco di Trump davanti a un aereo. Ebbene, non sarebbe altri che Lady Diana in divisa, che scorta il loro eroe. Aguzzando la vista all’interno del velivolo sarebbe inoltre possibile scorgere John John Kennedy. QAnon o meno, la morte della regina Elisabetta ha dato vita a teorie di ogni tipo. C’è chi ha sostenuto che il suo decesso fosse avvenuto ben prima della data ufficiale dell’8 settembre, chi ha ipotizzato che il musicista americano Prince sia stato ucciso come regalo di compleanno per la Regina (il 21 aprile 2016), che Elisabetta II sia morta a causa del vaccino contro il Covid-19, e persino chi ha sostenuto che lei e suo marito, il defunto principe Filippo, fossero lucertole. Per quanto ne sappiamo, Prince è morto di overdose mentre la Regina era un’umana ed è davvero deceduta l’8 settembre. I suoi funerali avranno luogo lunedì 19 settembre nell’abbazia di Westminster. Deep State permettendo.

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