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Conte risponde a Draghi: «Si è tolto un sassolino dalla scarpa ma non ha strategie sul gas»

17 Settembre 2022 - 11:17 Redazione
m5s conte piano cosa rossa mélenchon
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Ieri il premier aveva criticato l'atteggiamento dei 5 Stelle. Oggi la risposta dell'ex Avvocato del Popolo

«Ieri è stata forse l’ultima occasione ufficiale in cui il premier Draghi ha parlato. Poteva anche fare un bilancio della sua azione di governo, poteva farlo con il linguaggio di verità. Prendere atto del fatto che, ad esempio, c’è stato un fallimento in Europa. Sono passati sette mesi e non abbiamo avuto alcuna strategia per il gas, questo andava detto. Si è tolto invece qualche sassolino dalle scarpe». Sono queste le parole del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte pronunciate a Enna. Le dichiarazioni arrivano dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio uscente Mario Draghi che ieri aveva fatto un riferimento al suo predecessore. «La credibilità internazionale arriva insieme alla trasparenza», ha dichiarato ieri Draghi, specificando che «se ci si indebolisce fuori ci si indebolisce dentro e questo si ripercuote sulla crescita. Non si può inorgoglirsi dell’avanzata ucraina dopo che si è votato e si è contro l’invio delle armi. Si voleva forse che l’Ucraina si difendesse a mani nude?».

La domanda, non troppo velata, era proprio a Conte e al suo partito, che ha votato a favore del decreto Ucraina per poi pentirsene verbalmente. All’ex presidente della Bce Conte replica: «Anche per quanto riguarda l’Ucraina ancora ieri non ci è stata data alcuna indicazione su quale sia stata la sua strategia che intravede per uscire dalla guerra». Conflitto che, ricorda il leader pentastellato, «fa male e che ha delle conseguenze economico-sociali in tutta Europa e anche in Italia» e la cui fine «non si intravede». Infine, «noi di fronte agli ultimi sviluppi abbiamo detto che non saremmo stati contenti se fosse stata la Russia ad avanzare», specifica Conte, «quindi non avremmo potuto gioire per questo. Ma al di là delle alterne fortune sul piano militare» – conclude – «manca una strategia per porre fine a questo conflitto che è quello che ci interessa».

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