Fondi russi ai partiti, l’affondo di Draghi a Mosca: «L’Italia non si fa battere da pupazzi prezzolati» – Il video

Il presidente del Consiglio ha confermato che i partiti che concorrono alle prossime elezioni non hanno ricevuto finanziamenti illeciti dal Cremlino

«La democrazia italiana è forte, non è che si fa battere dai nemici esterni, dai loro pupazzi prezzolati: dobbiamo essere fiduciosi nella nostra democrazia, non bisogna avere timore di qualunque voce. È chiaro che negli ultimi 20 anni il governo russo, e questo risulta da amplissime ricostruzioni internazionali, ha effettuato una sistematica opera di corruzione nel settore degli affari, nel settore della stampa, nel settore della politica, in tanti settori in molti Paesi europei, così come negli Stati Uniti. Queste son cose note, quindi non c’è nulla di cui stupirsi». Sono le parole del presidente Mario Draghi rispondendo a una domanda relativa alla telefonata avuta con il sottosegretario di Stato statunitense, Antony Blinken, in cui è stata confermata l’assenza di partiti politici italiani dalla lista di chi ha beneficiato di fondi da parte della Russia. «Successivamente – ha proseguito Draghi – come riferito da Gabrielli, i vertici servizi segreti italiani hanno avuto contatti con gli omologhi Usa e l’intelligence statunitense ha confermato di non disporre di alcuna evidenza di finanziamenti russi a candidati che competono nell’attuale tornata elettorale».


Video in copertina: Palazzo Chigi


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