La bordata di Di Maio a Salvini: «Troppe ombre nei rapporti Lega-Putin. Arrivati dagli Usa aggiornamenti degli 007»

Il ministro degli Esteri attacca frontalmente il leader della Lega, tornando sui sospetti legami tra Mosca e il Carroccio

«Ci sono troppe ombre sui rapporti della Lega con Putin. Del resto, l’accordo tra la Lega e il partito Di Putin è valido ancora oggi». Sono queste le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio riguardo il dossier dei servizi segreti statunitensi che informa come la Russia avrebbe finanziato con 300 milioni di dollari partiti di Paesi stranieri. «Perché la Lega, e quindi la coalizione di destra con Meloni e
Berlusconi, continua a difendere gli interessi di Putin piuttosto che quelli degli italiani?» continua il post di Di Maio che arriva dopo un’indiscrezione riferita da una fonte anonima a la Repubblica secondo la quale nel report statunitense vi sarebbero anche partiti italiani. «Del resto, Salvini è quello che continua ad opporsi al tetto massimo al prezzo del gas in Ue» fa notare il ministro degli Esteri. Parole d’accusa anche per gli altri leader del Centrodestra e per l’ex compagno pentastellato Giuseppe Conte sono arrivate nell’intervento di Di Maio a Rai News 24 di oggi: «Draghi – aggiunge Di Maio – è stato buttato giù da Conte, Salvini e Berlusconi, tre leader che non hanno mai nascosto in queste settimane il loro flirt politico con la Russia: Berlusconi dichiaratamente perché è amico di Putin, Salvini ha un memorandum d’intesa con il partito di Putin e io con Conte ho litigato perché stava flirtando con Putin».


Gli aggiornamenti dagli Usa alla Farnesina e la commissione d’inchiesta

In qualità di titolare della Farnesina Di Maio dovrebbe ricevere gli aggiornamenti di Washington sugli sviluppi dell’inchiesta che comunque non verrà per ora diffusa nei dettagli in quanto si tratta di documenti coperti da segreto di Stato. A riguardo, il leader di Impegno Civico ha dichiarato ai microfoni di Rai News 24: «Siamo in continuo contatto con gli americani sia adesso sia nei prossimi giorni per tutti gli ulteriori aggiornamenti». «Consiglio prudenza» ha dichiarato quindi Di Maio riferendo che «Draghi ha sentito Blinken e continueremo con gli alleati lo scambio di informazioni». L’ex pentastellato ha ribadito che «il fatto grave è che ci sono 300 milioni di euro che la Russia ha pagato dal 2014 ad oggi a forze politiche». Per questo una commissione d’inchiesta parlamentare nella nuova legislatura va fatta, spiega Di Maio riferendo che la proposta avrebbe incontrato «entusiasmo in tutte le forze politiche».


Leggi anche: