Elezioni 2022, guida a tutti i partiti e le coalizioni in vista del 25 settembre

Quali sono le coalizioni e le liste che partecipano alla competizione elettorale per le prossime legislative

A meno di 2 giorni dalle elezioni, gli schieramenti e le alleanze tra partiti sono ormai ben definite. Il ministero dell’Interno ha ammesso 75 simboli in totale, sui 101 che erano stati consegnati: i partiti e le coalizioni in corsa sono molti di più di quelli di cui siamo abituati a parlare, ma verosimilmente la maggior parte non riuscirà a ottenere i voti necessari per superare la soglia di sbarramento ed entrare quindi in Parlamento. Qui un piccolo ripasso delle principali formazioni.


Il centrodestra

La coalizione di centrodestra, che secondo i sondaggi dovrebbe arrivare vicino alla maggioranza assoluta, si presenta unita, pur avendo abbandonato (o mai preso in considerazione) il progetto promosso da Silvio Berlusconi di creare una confederazione o un partito unico. Le principali forze politiche, ognuna con il proprio simbolo, sono Fratelli d’Italia (data per favorita assoluta), Forza Italia e Lega. Guidate rispettivamente da Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. A queste si aggiungono quattro partiti minori, che hanno deciso di presentarsi insieme sotto un unico simbolo e con una sola lista dal nome Noi Moderati. Sono i centristi Noi con l’Italia (di Maurizio Lupi), Italia al Centro (del presidente della Liguria Giovanni Toti), Coraggio Italia (del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro) e Unione di Centro (guidato da Lorenzo Cesa). Oltre a presentare i singoli programmi elettorali, la coalizione ne ha pubblicato uno comune.


Il centrosinistra

Nel centrosinistra le cose sono state più complicate. Il Partito Democratico di Enrico Letta sperava nella creazione di un campo largo progressista, ma la rottura con il Movimento 5 Stelle, ritenuto responsabile della caduta del governo Draghi, ha mandato in fumo l’ipotesi. C’è stata poi l’alleanza con la federazione di centro di +Europa, guidata da Emma Bonino, e Azione di Carlo Calenda che, però, ha avuto vita brevissima: Calenda ha deciso di staccarsi dopo soli quattro giorni, quando il Pd ha stretto un patto elettorale con Sinistra Italiana e Verdi. Calenda ha rotto anche con +Europa, che ha scelto invece di rimanere insieme ai democratici. Oltre al Partito Democratico e +Europa, ognuno con il proprio simbolo, la coalizione di centrosinistra definitiva comprende anche Impegno Civico, la lista creata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il leader di Centro Democratico Bruno Tabacci che, mettendo a disposizione il suo simbolo, ha salvato l’ex pentastellato e il suo nuovo movimento Impegno Civico dalla raccolta firme. Infine, l’Alleanza Verdi e Sinistra, nata dall’unione tra Europa Verde (di Angelo Bonelli ed Eleonora Evi) e Sinistra Italiana, guidata da Nicola Fratoianni. Nel complesso il centrosinistra si presenterà come una coalizione composta da 4 liste e avrà un unico candidato al maggioritario.

Il Terzo polo

Dopo il fallimento dell’intesa con il Partito democratico, Azione di Carlo Calenda ha avviato i colloqui con Italia Viva di Matteo Renzi ed è nato il cosiddetto Terzo polo: i due partiti, sotto la leadership del primo, si presenteranno insieme alle elezioni sotto un unico simbolo e con un programma comune.

Il Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle corre invece da solo, su decisione del suo leader Giuseppe Conte. I pentastellati, dopo aver presentato il loro simbolo, hanno anche svolto le parlamentarie, cioè una consultazione sulla piattaforma online del Movimento affinché anche gli iscritti potessero esprimersi sulle liste dei candidati.

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