La Germania nazionalizza il colosso energetico Uniper, principale importatore di gas russo

Il governo tedesco controllerà il 99% dell’azienda. Il ministro dell’Economia: «Era un’azione necessaria»

Il governo tedesco ha annunciato la nazionalizzazione di Uniper, colosso energetico e principale importatore di gas russo in Germania. L’operazione, dettata soprattutto dalla necessità di assicurarsi i rifornimenti di energia, permetterà al governo di Berlino di acquisire il 98,5% dell’azienda. «Con questo passo, la proprietà avrà una struttura chiara, per assicurare l’approvvigionamento di imprese, fabbriche e famiglie», ha fatto sapere in una nota il ministero dell’Economia. Il governo tedesco spenderà 8 miliardi di euro per rilevare le azioni di Uniper attualmente in mano a Fortum, compagnia energetica finlandese. Le azioni sono state scambiate a un prezzo di 1,70€ ciascuna, una cifra che è crollata negli ultimi mesi. Prima della guerra in Ucraina, infatti, il prezzo medio di scambio si aggirava sui 40 euro ad azione. A luglio, il governo tedesco aveva già rilevato il 30% di Uniper, dopo che nei primi sei mesi dell’anno l’azienda aveva perso 12 miliardi di euro. Lo stop delle forniture di Nord Stream1, però, ha convinto Berlino ad adeguare il proprio pacchetto di azioni. Un’azione che il ministro dell’Economia Robert Habeck ha definito come assolutamente «necessaria». La Germania non è l’unico Paese europeo che sta puntando sulla nazionalizzazione dei colossi dell’energia come parte delle proprie politiche energetiche. In estate, anche la Francia aveva annunciato la completa acquisizione di Elécriticité de France. In quel caso, non per controllare le forniture di gas ma per la manutenzione delle centrali nucleari.


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