Durante il processo a Ciro Grillo e ai suoi amici Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, accusati di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza italo-norvegese a Tempio Pausania in Sardegna, l’avvocata della parte civile Giulia Bongiorno ha raccontato un episodio che risale al 2017. All’epoca il figlio di Beppe e di Parvin Tadjk era in vacanza-studio al Macleans College di Auckland, in Nuova Zelanda. Ciro, parlando con un compagno e riferendosi al vicepreside Phil Goodyear, disse: «Io a quello lo prenderei a schiaffi… e mi sc… le due figlie». Il colloquio fu ascoltato da un professore e riferito al vicepreside. E per lui stava per scattare l’espulsione. Nell’occasione, racconta oggi il Corriere della Sera, la madre richiamò pesantemente il figlio – che scelse di tornare in Italia volontariamente per evitarla – sostenendo che il suo fosse «il tipico atteggiamento da teppistello». E poi, ancora più arrabbiata: «Non credere di arrivare e di ricominciare con i tuoi ritardi a scuola, non ti permetterò di rovinare la tua e la mia vita».
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