Elezioni, parla Giuseppe Conte: «Siamo la terza forza politica in Parlamento, vedremo se il Pd seguirà le nostre battaglie sociali»

«Abbiamo compiuto una grande rimonta, tutti ci volevano fuori» ha continuato il leader M5s. E ha aggiunto: «Saremo opposizione intransigente»

«Abbiamo compiuto una grande rimonta, tutti ci volevano fuori e invece siamo la terza forza politica in Parlamento», così il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte a poche ore dalla chiusura a delle urne in conferenza stampa. Con le proiezioni del 16% alla Camera e al Senato, il capo dei pentastellati ha continuato a parlare delle previsioni di chi «vedeva il Movimento ai margini»: «Ci davano a una cifra, in picchiata», ha detto, «e invece questa rimonta e il fatto che siamo il primo partito al Sud dimostra che quando hai delle idee, dei progetti, passione e parli ai cittadini con cuore sincero loro rispondono». Giuseppe Conte ha poi commentato la vittoria del centrodestra: «Lo dico subito: saremo un’opposizione intransigente. Difenderemo le nostre battaglie e le le riforme attuate: non permetteremo a nessuno di metterle in discussione. Su questo abbiamo gran parte del Paese dalla nostra parte. E sono sicuro che anche dall’opposizione riusciremo a realizzare l’agenda progressista». Il riferimento poi è stato ancora più specifico: «Chi tocca il reddito di cittadinanza troverà in noi un argine insuperabile. Chi pensa di toccarlo dovrà fare i conti con noi».


Tornando al al centrodestra Conte ha continuato: «Sono la coalizione di maggioranza nel Parlamento, non nel Paese. Purtroppo questo corto circuito è frutto di legge elettorale che non condividiamo. Per questo riprenderà subito la nostra battaglia per superare questa legge e offrire uno strumento legislativo che consenta maggiore rappresentatività». Da non tralasciare per il leader del M5S è poi la lotta alle disuguaglianze: «Come prima forza politica al Sud continueremo a fare delle battaglie alla disuguaglianza la nostra stella polare». E il rapporto col Pd? Dopo le elezioni le cose sono cambiate dice l’avvocato, «siamo tutti all’opposizione, vedremo se si uniranno alle nostre battaglie sociali in Parlamento». Il capo del Movimento Cinque Stelle è stato poi incalzato dai giornalisti sull’ex leader Luigi Di Maio. L’attuale ministro degli Esteri poche settimane aveva deciso di abbandonare i pentastellati dichiarandosi in forte collisione proprio con la linea di Giuseppe Conte. «Luigi Di Maio e gli altri candidati di Impegno Civico? Preferisco ricordare le battaglie che abbiamo fatto insieme», ha detto l’avvocato, evitando di commentare lo scarso risultato ottenuto dagli “scissionisti” del Movimento. Impegno Civico non è riuscito a raggiungere la soglia di sbarramento del 3% prevista per entrare in Parlamento.


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