Cingolani rassicura: «Stoccaggi di gas pieni, stiamo esportando: entro 2 giorni proposta all’Ue per abbassare i prezzi»

Il ministro della Transizione ecologica ha poi anticipato i temi che saranno affrontati con l’ambasciatore russo in Italia, a cominciare dai sabotaggi sul gasdotto Nord stream

«Bisogna distinguere i timori economici-inflattivi per il costo dai timori sulle quantità di gas». Inizia così la rassicurazione del ministro della Transizione ecologica che ha aggiunto come in Italia si stia esportando. «Oggi ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati», ha detto Roberto Cingolani a Mezz’ora in più su Raitre. Qui ha annunciato che entro due giorni manderanno la loro proposta per ridurre il prezzo del gas che rientri nell’obiettivo comune di «arrivare al prossimo vertice dei capi di Stato e di governo europei di Praga il 6 e 7 ottobre con una decina di linee concordate». Quale sia con precisione la proposta ancora non è stato pubblicamente definito, ma il ministro ha chiarito che l’ipotesi più ragionevole è quella di modificare le borse sui si basa la decisione del prezzo del gas. «Dovremmo agganciarlo a borse un po’ più stabili rispetto al Ttf che non ha nulla a che vedere con la situazione reale e con i meccanismi di domanda offerta», ha dichiarato. Poi ha aggiunto con decisione: «È il momento per un indice europeo che sia più veritiero».


«La priorità? Chiarire i sabotaggi del Nord Stream»

I chiarimenti del ministro arrivano dopo l’allerta lanciata ieri, 1 ottobre, da Eni in merito all’azzeramento delle forniture russe al Tarvisio, dovuto – secondo quanto riferito dall’ente – all’impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria. Secondo Cingolani in questo momento la priorità è «chiarire la situazione dei sabotaggi» del Nord Stream. Questione che verrà trattata all’incontro dell’ambasciatore russo Sergey Razov alla Farnesina, convocato per domani 3 ottobre. «Si partirà sicuramente dal sabotaggio del Nord Stream, si farà un punto sulla guerra. Si sta parlando di un’escalation antistorica», ha annunciato il ministro dell’ambiente facendo riferimento alle minacce atomiche. «Pertanto – ha proseguito – ben venga qualsiasi tentativo diplomatico costruttivo. Speriamo che prevalga il buon senso»


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