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Tragedia sulla A4, chi erano le sei vittime sul furgone dei disabili: al volante l’ex sindaco volontario

07 Ottobre 2022 - 21:26 Giovanni Ruggiero
Tra le vittime anche Massimo Pironi, ex primo cittadino di Riccione, che guidava il van. L'unica sopravvissuta è una donna di 36 anni, ricoverata in prognosi riservata all'ospedale di Mestre

Erano diretti in Friuli Venezia Giulia i sei passeggeri morti a bordo del furgone della Coop disabili del Lions club di Riccione sulla A4 oggi, 7 ottobre. Partiti questa mattina, dovevano arrivare a Carnia, in provincia di Udine, per illustrare alcuni progetti sulla disabilità e sui giovani affetti dalla sindrome di Down. Erano in sette sul mezzo che ha tamponato un camion e che è stato letteralmente sventrato. Alla guida c’era l’ex sindaco di Riccione, Massimo Pironi, primo cittadino del comune romagnolo dal 2009 al 2014. L’uomo di 63 anni, da quando aveva lasciato l’incarico al Comune, si era dedicato anima e corpo all’attività di volontariato. Unica sopravvissuta nell’incidente è una donna di 36 anni, anche lei disabile, estratta viva dall’abitacolo dai Vigili del fuoco dopo un lunghissimo lavoro. Si trova in prognosi riservata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Mestre. A perdere la vita nell’impatto vicino allo svincolo di San Donà di Piave, nel Veneziano, sono state quattro donne e un uomo delle associazioni Cuore 21 e Centro 21. Si tratta di Francesca Conti, Rossella De Luca, Maria Aluigi, Valentina Ubaldi e Alfredo Barbieri. L’attuale sindaca di Riccione, Daniela Angelini, insieme alla giunta comunale, ha voluto esprimere vicinanza ai famigliari delle vittime coinvolte in questo terribile incidente: «La città tutta, sconvolta da questa immane tragedia, si stringe con affetto e calore alle famiglie». Insieme alle vittime, su un altro mezzo, viaggiavano altri componenti del centro che non sono rimasti coinvolti nell’incidente.

La dinamica dell’incidente

Secondo quanto ricostruito finora, il furgone pur viaggiando a velocità sostenuta, avrebbe tamponato violentemente un tir fermo in coda. L’unica superstite è stata infatti ritrovata dai soccorritori completamente imprigionata in una piccola nicchia, in cui giacevano anche tutti gli altri passeggeri, tutti morti sul colpo. L’incidente è avvenuto nella corsia centrale dell’ultimo tratto caratterizzato da tre corsie, che successivamente si riducono a due, con volumi di traffico ritenuti da molti viaggiatori insostenibili.  Per permettere alla Polizia stradale di rilevare la dinamica dell’incidente e agli addetti di Autovie Venete di rimuovere i veicoli coinvolti, il tratto dell’autostrada è rimasto chiuso per diverse ore, con code fino a 11km.

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