Papa Francesco: «Schifoso e criminale chiudere le porte ai migranti»

Il pontefice ha poi lanciato una provocazione: «Quelli che sono capaci di entrare li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo?»

Oggi, 9 ottobre, Papa Francesco ha celebrato la messa domenicale con il rito della canonizzazione dei beati Artemide Zatti e Giovanni Battista Scalabrini. Proprio in onore di quest’ultimo, che ha dedicato gran parte della sua carriera episcopale ai fenomeni migratori, il Pontefice si è soffermato sulla questione dei migranti nel Mar Mediterraneo: «Nel giorno in cui Scalabrini diventa santo, vorrei pensare ai migranti. È scandalosa l’esclusione dei migranti, anzi, è criminale: li fa morire davanti a noi e così oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo. L’esclusione dei migranti è schifosa, è peccaminosa, è criminale. Non aprire le porte a chi ha bisogno… “No, non li escludiamo, li mandiamo via”… Sì, ai lager, dove sono sfruttati e venduti come schiavi», ha detto il Papa durante l’omelia della messa. Poi ha concluso: «Fratelli e sorelle oggi pensiamo ai nostri migranti, quelli che muoiono. E quelli che sono capaci di entrare, li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo? Lascio la domanda soltanto». Una riflessione non casuale. Solo due giorni fa, il 7 ottobre, 15 persone sono morte bruciate a bordo di un barcone, vittime questa volta non del mare, ma delle fiamme. Secondo le prime ricostruzioni, il barcone era fermo a Sabrata, in Libia, quando è rimasto coinvolto in una disputa tra trafficanti di esseri umani, che lo hanno colpito con alcuni razzi Rpg.


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