Alessandro Zan vicepresidente alla Camera dei deputati, al momento, è solo un’ipotesi, un’idea che alla quale si deve ancora costruire una base concreta. Tuttavia, sta già facendo discutere chi con il Pd dovrebbe costruire un’opposizione credibile a un centrodestra che sta passo dopo passo formando il suo governo. Ecco allora che un tweet pubblicato da Emma Fattorini sul suo profilo sta agitando le acque all’interno di Azione. La vicepresidente del partito fondato da Carlo Calenda sostiene che scegliere Zan come vice del leghista neo eletto Lorenzo Fontana non sia una mossa vincente, anzi che sia stata presa «nella logica binaria del chiodo scaccia chiodo. Come se i due estremismi si elisessero. Così per magia». Fattorini, quindi, considera estrema la posizione di Zan, il deputato cui nome appare nel ddl contro l’omotransfobia bloccato dal Parlamento. Non passa molto tempo che le prime critiche iniziano ad arrivare. Tra tutti, spicca proprio Calenda: «Fontana e Zan non possono essere messi in alcun modo sullo stesso piano. Si possono o meno condividere le idee di Zan, ma quelle di Fontana sono discriminatorie e inaccettabili». Tra l’altro, il programma elettorale presentato da Azione e Italia Viva di Matteo Renzi sosteneva la necessità di un’approvazione di una legge contro l’omotransfobia, principio identico che sta alla base del ddl Zan. Ecco perché Calenda puntualizza che «questo tweet non rappresenta il pensiero di Azione».
October 15, 2022
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