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Il Regno Unito si prepara alla «inversione a U». Hunt: «Quasi tutto il pacchetto fiscale di Truss sarà cancellato»

17 Ottobre 2022 - 13:05 Gianluca Brambilla
Il nuovo cancelliere dello scacchiere ha annunciato le modifiche alla manovra di bilancio: tagliati i sussidi contro il caro-bollette

«Quasi tutto il pacchetto fiscale sarà cancellato». Non ha usato giri di parole Jeremy Hunt, il nuovo cancelliere britannico dello scacchiere, per annunciare il completo ridimensionamento della manovra di bilancio del governo inglese. La scorsa settimana, Hunt era stato nominato dalla premier Liz Truss per sostituire Kwasi Kwarteng, il cancelliere – responsabile della politica fiscale – finito nel mirino dei mercati e dell’opinione pubblica per il controverso pacchetto di misure contro la crisi energetica. Nei giorni scorsi i media britannici avevano parlato di una possibile «inversione a U» da parte del governo e così è stato. Le modifiche annunciate oggi da Hunt segnano una completa inversione di marcia rispetto al piano originale presentato da Truss e mirano soprattutto a lanciare un segnale di calma e stabilità ai mercati.

Taglio ai sussidi contro il caro-bollette

Tra le misure principali annunciate oggi da Jeremy Hunt c’è un drastico ridimensionamento delle misure di aiuto a famiglie e imprese contro il caro bollette. La durata originale del sussidio, promessa nelle scorse settimane, era di due anni. Hunt ha annunciato di volerlo ridurre ad appena sei mesi (fino ad aprile), con un risparmio sull’indebitamento di circa 100 miliardi di sterline. Confermato anche il ripensamento sui tagli alle tasse per i più ricchi, che Truss voleva abbassare dal 45% al 40%. A saltare però è anche la riduzione dell’aliquota fiscale sui redditi minori, che resterà al 20%. Secondo il Guardian, con le modifiche annunciate oggi «non resta più nulla dell’agenda Truss». L’inversione di rotta messa a punto da Hunt sembra aver già sortito i primi effetti. Questa mattina, la notizia di un’imminente correzione di tiro da parte del governo inglese ha fatto risalire la sterlina, che ha guadagnato quasi l’1% sul dollaro e ha fatto aprire la Borsa di Londra con un +0,4%. Se il nuovo piano del governo sembra aver convinto i mercati, lo stesso non si può dire dei parlamentari britannici. Secondo buona parte della stampa inglese, la marcia indietro sulla manovra fiscale potrebbe non essere abbastanza per salvare Liz Truss. All’interno dei Tories, infatti, sarebbe in corso un vero e proprio «complotto» per togliere la fiducia alla premier e trovare un nuovo inquilino di Downing Street.

Nella foto di copertina: EPA/NEIL HALL | Il nuovo cancelliere britannico Jeremy Hunt

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