Nasce il sindacato degli influencer in Italia: ecco che cosa chiede al governo

L’organizzazione nasce dall’idea di due avvocati che chiedono un riconoscimento professionale per i 350mila creator italiani

Al via la campagna di tesseramento di Assoinfluencer, la prima associazione italiana di categoria, inserita nell’elenco delle Associazioni Professionali del ministero dello Sviluppo Economico, che ha l’obiettivo di rappresentare e tutelare istanze e interessi di influencer e content creator. I fondatori e presidenti dell’associazione Jacopo Ierussi e Valentina Salonia spiegano che Assoinfluencer è nata per «tutelare interessi e diritti degli influencer e dei creator, figure nuove che cambiano rapidamente quanto il mondo dei media, e che sono professionisti in un mercato ancora non regolato». Quello che chiedono gli influencer infatti è l’ideazione di una legislazione specifica sia sul piano fiscale che dei compensi per chi lavora nell’ambito della digital economy. Per la prima volta in Italia i digital creator sono rappresentati da «un’associazione sindacale». Così si definiscono in una nota in cui spiegano come l’associazione voglia testimoniare il «riconoscimento della professionalità nel mondo della comunicazione e del marketing che spesso vede i suoi attori scontare un quadro giuridico poco chiaro e trasparente».


Quanto vale il mercato degli influencer

Quello degli influencer e dei creator è un mercato dal valore di 280 milioni di euro che coinvolge un “esercito” di 350mila persone solo in Italia. Nel mondo, invece, vale già 14 miliardi, un valore che è triplicato in soli 5 anni. Anche in Italia la crescita è rapida: nel 2021 ha registrato un +15% di valore rispetto all’anno precedente. A fornire una fotografia dell’industria dell’influencer marketing è il report “Brand & Marketer” dell’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing (Onim) che riferisce come oltre il 50% delle aziende italiane abbia attivato campagne di influencer marketing (IM) nel 2021. Assoinfluencer ha saputo cogliere la rilevanza di questi dati e ha mosso i primi passi a livello istituzionale nel 2018, e ora si appresta a lanciare la campagna associativa.


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