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L’avvertimento del Cremlino: «Con gli aiuti a Kiev la Nato è vicina allo scontro diretto con la Russia»

Nel frattempo il ministro della Difesa inglese ha rivelato che il 29 settembre si è sfiorato l’incidente militare sul Mar Nero

Una giornata di tensioni, l’ennesima, quella tra la Russia e il blocco occidentale che sostiene l’Ucraina. Il ministro della Difesa inglese Ben Wallace ha riferito in parlamento che il 29 settembre scorso si è sfiorato l’incidente militare quando un aereo russo ha sganciato un missile vicino a un aereo britannico che pattugliava lo spazio aereo internazionale sul mar Nero. La Russia ha parlato di un errore dovuto a un malfunzionamento tecnico, ma da allora i pattugliamenti sono stati sospesi. E poi ci ha pensato il ministero degli Esteri russo a soffiare sul fuoco: «Il flusso di armi della Nato verso l’Ucraina e gli aiuti militari a Kiev avvicinano l’alleanza alla pericolosa linea dello scontro militare diretto con la Russia», è l’ultimo avvertimento di Mosca sul rischio di un’escalation militare in Ucraina. Dopo l’ennesimo giorno segnato dai raid aerei, oggi il governo di Kiev ha dichiarato lo stato di allerta aerea in tutto il Paese. Gli attacchi degli ultimi giorni hanno lasciato alcune aree dell’Ucraina completamente senza corrente. Secondo il presidente Volodymyr Zelensky, l’esercito di Mosca avrebbe distrutto il 30% delle centrali elettriche del Paese e più di mille città sarebbero rimaste al buio. Il governo di Kiev continua a temere nuovi attacchi mirati alle infrastrutture energetiche. «Un eventuale attacco delle forze russe contro la centrale idroelettrica di Kakhovka – vicino a Cherson – causerebbe una catastrofe con un numero enorme di vittime e renderebbe impossibile la fornitura di acqua alla Crimea per anni», ha denunciato Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell’Ucraina.


Foto di copertina: EPA / SERGEY KOZLOVA | Un edificio distrutto a Kharkiv durante i raid russi del 18 ottobre


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