Antonio Tajani: «Berlusconi con Nato e Ue». I popolari europei: «È lui la garanzia»

Il coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani interviene al summit del Ppe prima del Consiglio Ue e in viaggio verso Bruxelles commenta la vicenda degli audio: «Una vendetta. Magari di chi non è stato eletto»

«Sono qui per confermare ancora una volta la posizione del mio partito, la mia posizione personale e la posizione del leader del mio partito totalmente a favore della Nato e delle relazioni transatlantiche, in favore dell’Europa e contro l’inaccettabile invasione russa dell’Ucraina», ha detto il coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani, arrivando al summit del Partito popolare europeo prima del Consiglio Ue. In viaggio verso a Bruxelles, l’ex presidente del Parlamento europeo ha commentato con alcuni giornalisti la pubblicazione degli audio di Silvio Berlusconi che hanno aperto un dibattito in Italia e in Europa sul posizionamento di Forza Italia in politica estera: «Una vendetta. Magari di chi non è stato eletto». A proposito della squadra del prossimo governo, il numero due degli azzurri ha aggiunto: «La trattativa non si riapre. Farò il ministro degli Esteri se si riterrà utile, è Berlusconi a trattare». Nel frattempo, arrivano i primi commenti anche dai vertici dei popolari europei. «Noi supporteremo qualsiasi governo che abbia un chiaro approccio a favore dell’Ue, a favore dell’Ucraina e a favore dello Stato di diritto», ha commentato il presidente del Ppe Manfred Weber all’arrivo al summit dei Popolari a Bruxelles. Secondo Weber, «Tajani è la garanzia dell’atlantismo di Fi». Una posizione ribadita nel corso della giornata, quando alla fine del vertice ha detto: «Antonio Tajani come possibile ministro degli Esteri di questo governo sarebbe per noi il simbolo della continuità del nuovo governo italiano e del suo posizionamento europeista». Ad esprimere sostegno sul vice di Berlusconi è anche la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, che aggiunge: «Incontrerò Tajani. Ho parlato con tutti i leader politici italiani e il mio messaggio all’Italia è restare nel cuore dell’Europa. Non ho dubbi sul suo atlantismo». In giornata è arrivato poi anche il commento del leader di Forza Italia, che in un post Facebook ha detto di non aver potuto partecipare al summit del Ppe a causa della convocazione per le consultazioni del presidente della Repubblica. «Ho delegato al vicepresidente Antonio Tajani a rappresentare la posizione mia personale e di tutta Forza Italia, che è di piena e totale adesione ai valori europeisti e atlantisti», ha scritto Berlusconi.


Le reazioni in Italia

«Tajani ha un profilo alto, ha ricoperto cariche prestigiose, la sua storia è senza equivoci. A me non piace commentare audio rubati. Se sarà indicato come ministro degli Esteri, indipendentemente dalle manine che fanno girare audio, non c’è nessuno che può metterlo in discussione». A ribadire la fiducia nell’ex presidente del Parlamento europeo è Maurizio Lupi, ospite questa mattina della trasmissione Non Stop News, su Rtl 102.5. «Il Cavaliere ha detto che non rinnega la sua amicizia con Putin, ci mancherebbe altro, le amicizie non vanno rinnegate. Mentre i droni kamikaze distruggono le vite, però, parlare di Vodka e di regali è sbagliato, come si fa? Ok a non rinnegare l’amicizia, ma su queste cose non possono esserci equivoci, ce l’ha insegnato Berlusconi e la sua storia», ha continuato il leader di Noi Moderati. E se ieri è stato il capogruppo alla Camera di FDI Francesco Lollobrigida a sottolineare che il partito non avrebbe cambiato idea sulla nomina dell’ex presidente del PE, oggi è il neo capogruppo di Forza Italia alla Camera Alessandro Cattaneo a dichiarare che non ci sarebbero ostacoli nella nomina di Tajani alla Farnesina, atteso in giornata al summit del Partito popolare europeo: «Un audio sottratto evidentemente con intenzioni malevole non cancella una decennale storia di Tajani come uomo di riferimento delle istituzioni europee, saldamente ancorato ai valori dell’atlantismo. Una vita spesa sotto la bandiera dell’Europa non può essere scalfita da chi ci vuole male e gli vuole male, ma io dico che non sposterà nulla questo brutto episodio, andiamo avanti». Dello stesso parere Gian Marco Centinaio della Lega: «Non vedo ostacoli. Conosciamo Tajani, la sua storia – ha detto ad Agorà – conosciamo quello che ha fatto in Europa. Fino a questo momento penso che la storia di Tajani basti e avanzi per poter dire che il Presidente Tajani ha un’autorevolezza che ci può rappresentare in Italia e nel mondo».


Leggi anche: