La pensione di Liz Truss: 115 mila sterline all’anno vita natural durante per i suoi 44 giorni di governo

Ma la premier dimissionaria potrebbe anche rifiutarla

Sebbene il suo governo sia durato meno di una lattuga, la premier dimissionaria del Regno Unito Liz Truss ha di che consolarsi. La sua permanenza di 44 giorni a Downing Street, infatti, è stata la più breve nella storia del Paese ma risulta comunque sufficiente per ottenere la «pensione» da premier: fino a 115 mila sterline all’anno di indennità (pari a circa 132 mila euro). Tutto sulla base della Public Duty Costs Allowance, come ricostruisce il New York Times, un piano di rimborso governativo per il personale e i costi salariali sostenuti dagli ex primi ministri «derivanti dalla loro posizione speciale nella vita pubblica» dopo che hanno lasciato l’incarico. Un piano che ovviamente è finanziato dai contribuenti. La notizia non poteva dunque fare a meno di scatenare malumori nel Paese. «In un momento in cui un funzionario su cinque utilizza il banco alimentare e il 35% ha saltato i pasti perché non ha cibo, è grottesco che Liz Truss possa andarsene con quello che è effettivamente un bonus di 115.000 sterline», ha commentato il sindacalista Mark Serwotka. «Assurdo che le sia permesso di accedere allo stesso fondo di 115.000 sterline all’anno come ai suoi recenti predecessori, tutti in servizio per oltre due anni», gli ha fatto eco in un comunicato Christine Jardine, portavoce del Cabinet Office of the Liberal Democrats. Soprattutto dal momento che, aggiunge, «l’eredità di Truss è un disastro economico, per il quale i conservatori stanno facendo pagare il conto ai contribuenti». La misura, introdotta nel 1991, renderebbe Truss il sesto ex primo ministro britannico a ricevere l’indennità a vita. Se la accetterà. Per il momento, né lei né i suoi portavoce hanno rilasciato commenti a riguardo.


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