«Ripetevano a mia madre che non avrei potuto fare nulla». Stefano, giornalista sordocieco, conquista il diritto a un’informazione inclusiva – Il video

in collaborazione con Lega del Filo dOro

Nella Giornata Europea della Sordocecità, Open insieme a Lega del Filo d’Oro affronta il tema dell’accessibilità alle notizie per chi, troppo spesso, è costretto al buio e al silenzio

Centinaia di informazioni ogni minuto affollano gli smartphone, le televisioni, le radio. Milioni di occhi e di orecchie leggono e ascoltano notizie di un mondo che gira fortissimo. Il nuovo governo italiano, gli scontri in Ucraina, il premio Nobel per la Medicina assegnato. Il flusso di informazioni è sempre lì, a portata di mano, talmente tanto che a volte quasi ci nausea. «Ora spengo tutto», viene da dire esausti. Ma c’è chi quel buio e quel silenzio lo vive tutti i giorni senza la libertà di poter scegliere cosa conoscere di ciò che lo circonda. Nella Giornata Europea della Sordocecità la Lega del Filo d’Oro guida Open a Napoli, nella scuola di giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa. Qui c’è Stefano, ragazzo sordocieco con la passione per l’informazione. Diventerà a breve un giornalista professionista, dimostrando insieme a chi ha sempre creduto in lui che il diritto di sapere come va il mondo appartiene a tutti. Non vede e non sente se non con le sue protesi acustiche. «Un giorno dissero a mia madre che non avrei potuto fare nulla», ricorda attorno al grande tavolo in cui ogni mattina svolge la rassegna stampa con i colleghi. Sua madre a quelle parole non ha mai creduto e insieme a lei anche tutti i volontari, educatori e operatori della Lega del Filo d’Oro. «È grazie a loro che posso frequentare questo master, se ora so cosa significa avere una socialità, se posso informarmi ed essere veicolo di conoscenza per gli altri». Niente è stato facile fin dall’inizio. Per accedere ai siti di informazione e giornali le persone come Stefano hanno bisogno di appositi strumenti tecnologici e sistemi informatici non sempre disponibili. E spesso neanche la barra braille o le app adibite sono sufficienti. «Molti siti non seguono le linee guida che li renderebbero accessibili a tutti», spiega Stefano. E così la maggior parte delle fonti di informazione diventano grossi muri da dover scalare o ancora peggio privilegi a cui rinunciare. Non si tratta di un semplice articolo da leggere o una notizia di cui poter parlare con gli amici. E a spiegarlo è proprio Stefano: «Il concetto di accessibilità si porta dietro il diritto di vedere la realtà non in bianco e nero ma a colori, colori intensi, vividi, complessi, sfumature. La possibilità di partecipare, di andare a votare, quindi l’uguaglianza».


«Per Stefano un lavoro in università»

Dove c’è lotta per i diritti all’uguaglianza e all’inclusività, la Lega del Filo d’Oro è sempre presente con senso di praticità e sostegno quotidiano. «Li aiutiamo a usare gli ausili tecnologici, offriamo consulenze con il tecnico informatico», spiega Giovanna, Assistente Sociale della Sede Territoriali di Napoli da quattro anni al fianco di Stefano. «Dalla barra braille, alla sintesi vocale fino alle app che possono scaricare sugli smartphone. Sono strumenti fondamentali affinché accedano all’informazione e quindi al mondo». Il supporto della Onlus è stato fondamentale anche per i viaggi in università. «Con i trasporti pubblici non sarei mai riuscito a frequentare il master», spiega Stefano. La memoria di Giovanna va poi a una delle più forti esperienze vissute con il suo amico giornalista: «Ha tenuto una lezione universitaria in cui ha parlato dell’accesso alle notizie e delle nuove tecnologie. Erano più di trecento studenti che lo ascoltavano a bocca aperta e con gli occhi commossi». Per questo ora si guarda al futuro: «Ci stiamo impegnando per dare anche uno sbocco lavorativo a Stefano: è stato inserito come docente in un master per assistente alla comunicazione. Abbiamo una grandissima risorsa che sono i volontari: se dovesse intraprendere questa stupenda attività lavorativa avrà sicuramente tutto il nostro supporto».


Il diritto all’informazione

Nella serie “In tutti i Sensi” legata al diritto, la voce narrante di Francesco Mercurio, utente della Lega del Filo d’Oro e laureato in Giurisprudenza, ci permette di capire di più quali sono le norme entro cui si muove un tema così importante. «L’articolo 21 della Convenzione Onu gli Stati membri non solo a prendere tutte le misure per assicurare alle persone con disabilità il diritto alla libertà di espressione e di opinione, ma anche alla libertà di cercare, ricevere e trasmettere informazioni e idee». Un impegno che nel nostro Paese ancora pochi hanno deciso di prendersi, con la maggior parte di piattaforme web, emittenti tv e giornali ancora non totalmente accessibili a tutti. «La legge Stanca del 2004 in Italia prevede l’accessibilità ai siti della pubblica amministrazione», continua Francesco. «E per tutti gli altri? Nessun obbligo, nessuna regolamentazione».

Intervista e testo di Giada Giorgi
Voce Narrante di Francesco Mercurio
Producer: Chiara Giudici

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