Whatsapp ha ripreso a funzionare dopo due ore di “down”: ancora sconosciute le cause del disservizio

Il sito Downdetector ha segnalato problemi a partire dalle 9 di stamattina in diverse aree del mondo

Dopo oltre due ore di disservizio in diverse aree del mondo, il sistema di messaggistica Whatsapp è tornato a funzionare regolarmente. Le segnalazioni hanno iniziato ad arrivare su Twitter questa mattina, mentre il sito DownDetector segnala l’inizio delle problematiche a partire dalle 9 di questa mattina. Intorno alle 11.20, il servizio è tornato a funzionare regolarmente. L’account Twitter della risorsa di Meta non ha segnalato la problematica, ma un portavoce di Meta ha detto a Reuters che «siamo consapevoli del fatto che alcune persone stanno attualmente riscontrando problemi nell’invio di messaggi e stiamo lavorando per ripristinare WhatsApp per tutti il più rapidamente possibile». Il topic #whatsappdown è andato in tendenza sul social network, con migliaia di utenti che hanno segnalato l’impossibilità di inviare messaggi e problemi nell’apertura della risorsa desktop. Le segnalazioni di down riguardano utenti di moltissime lingue diverse, ma non è chiaro cosa abbia causato il disservizio. Gli altri servizi di Meta (come Facebook e Instagram) sembrano invece funzionare correttamente. L’ultimo post sul profilo Twitter di Whatsapp risale a ieri e parla dell’implementazione di nuove funzioni per la privacy.


Gli ultimi disservizi di WhatsApp risalgono a circa un anno fa, nell’ottobre 2021, quando ci fu un down di tutte le app del gruppo Meta, comprese Instagram e Facebook, per sei ore. In quella circostanza, dopo il ripristino dei servizi, erano arrivate anche le scuse ufficiale del fondatore Mark Zuckerberg. Un altro down era arrivato nel gennaio 2020. Nel 2021 Whatsapp contava fino a un miliardo e 600 milioni di account in 180 paesi diversi del mondo.


L’associazione di consumatori Codacons chiede un indennizzo per gli utenti: «Non è la prima volta – ricorda l’associazione – che in Italia si registrano simili black out, che in questo periodo di smartworking appaiono ancora più gravi. Per questo chiediamo alla società di riconoscere un indennizzo automatico tutti gli utenti italiani coinvolti nel disservizio odierno, studiando assieme al Codacons le forme più adeguate per tutelare i diritti dei consumatori e l’adozione di misure per evitare il ripetersi di nuovi disagi».

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