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Il caso su «il presidente Giorgia Meloni», dopo sfottò e attacchi arriva la risposta della premier

28 Ottobre 2022 - 21:03 Maria Pia Mazza
Battute e calembour dall'opposizione dopo la scelta del presidente. Calenda: «Se ripristinassimo direttamente i titoli nobiliari regali che non hanno genere?». Conte: «Sissignora! Gradiremmo sapere anche come vuole sostenere famiglie e imprese»

Giorgia Meloni, cerca di chiudere le polemiche, così come di frenare le battute e i calembour, dopo la pubblicazione della circolare inviata dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Carlo Deodato, indirizzata a tutti i ministeri con la richiesta di utilizzare l’appellativo “Il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri” per riferirsi all’incarico della premier. La circolare è stata corretta in serata, specificando che l’appellativo da utilizzare nelle comunicazioni istituzionali riguardanti la premier sarà “Il Presidente del Consiglio dei Ministri“. Con un post su Instagram, il presidente Meloni, scrive: «Leggo che il principale tema di discussione di oggi sarebbe su circolari burocratiche interne, più o meno sbagliate, attorno al grande tema di come definire la prima donna Presidente del Consiglio. Fate pure. Io mi sto occupando di bollette, tasse, lavoro, certezza della pena, manovra di bilancio. Per come la vedo io, potete chiamarmi come credete, anche Giorgia». Dopo la diffusione della circolare interna, infatti, si è inasprito il dibattito già in corso da giorni sulla scelta della premier di utilizzare l’articolo maschile «il» anziché quello femminile «la» davanti a presidente del Consiglio. Non sono mancate frecciatine da parte del leader di Azione, Carlo Calenda, che in un tweet ha scritto: «Ma se tagliassimo la testa al toro e ripristinassimo direttamente i titoli nobiliari regali che non hanno genere: Meloni, Altezza Serenissima; von der Leyen, Altezza Reale e Imperiale…e via dicendo. Una bella roba tradizionale identitaria», mentre in un altro tweet commentava la questione con un secco «Anche basta». Ma non è stato l’unico. Anche il leader del M5s, Giuseppe Conte, dopo la diffusione della circolare sull’appellativo da utilizzare per riferirsi al presidente Meloni, ha twittato: «Sissignora! Gradiremmo sapere da Palazzo Chigi anche come vuole sostenere famiglie e imprese sul caro bollette, visto che “il” Presidente del Consiglio nel suo discorso di fiducia non ci ha dato nemmeno un indizio». Ed è solo l’inizio di questa legislatura.

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