Armi all’Ucraina, Crosetto al contrattacco su Conte: «Oggi ha cambiato idea, ma stia sereno: sarà tutto legale»

La secca replica del ministro della Difesa all’appello del leader 5 Stelle dalla manifestazione di Roma

Dalla piazza di Roma, dove l’ex presidente del Consiglio ha manifestato con sindacati, pacifisti e Pd per la fine della guerra in Ucraina, Giuseppe Conte si è rivolto duramente a Guido Crosetto. E la replica del ministro della Difesa non è tardata. «Giuseppe Conte dice che non mi devo azzardare a un nuovo invio di armi senza passare dal parlamento: può stare sereno, il Ministero, non il ministro – che non dispone delle istituzioni né delle organizzazioni, ma le rappresenta e le serve – seguirà le leggi come ha sempre fatto dalla sua istituzione in età Repubblicana». Crosetto, che si è detto disponibile a incontrare e discutere con le associazioni pacifiste, ha poi attaccato il leader dei 5 Stelle sul sostegno all’Ucraina. Conte, anche prima della manifestazione di Roma, ha ribadito che l’obiettivo per la fine del conflitto in Ucraina dev’essere il negoziato con la Russia, e che sulle armi Kiev è già ben fornita. «Per quanto riguarda l’invio di armi all’Ucraina, il ministero darà attuazione a quanto approvato dal governo precedente di Draghi: i 5 Stelle e Conte hanno detto cinque volte sì ai cinque invii di armi all’Ucraina. Oggi hanno cambiato idea, arriva giusto in tempo questo cambio radicale per strumentalizzare le ragioni e il corteo delle associazioni pacifiste».


Foto di copertina: ANSA/US GABINETTO MINISTERO DIFESA


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