Renzi battuto in tribunale, assolto un pensionato di Chieti che lo minacciò sui social

Enrico Dell’Osa, ex delegato sindacale, aveva scritto: «Se fanno vincere il capriccio al massone Renzi, rifondo una colonna e li vado a prendere uno per uno»

È stato assolto Enrico Dell’Osa, il pensionato di Chieti di 64 anni ed ex delegato sindacale, che era stato accusato di aver minacciato Matteo Renzi con due post su Facebook. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Chiesti ha assolto l’uomo perché «il fatto non costituisce reato». Dell’Osa, difeso dall’avvocato Enrico Raimondi, è stato processato con il rito abbreviato. Secondo l’accusa, Dell’Osa è l’autore di due post apparsi sulla sua pagina Facebook a febbraio del 2021. «Se fanno vincere il capriccio al massone Renzi, rifondo una colonna e li vado a prendere uno per uno», si leggeva nel primo post, in cui figurava una stella rossa a cinque punte in un cerchio, simbolo delle Brigate Rosse. Il secondo post, invece, era accompagnato da una foto di Renzi con la didascalia: «Stiamo arrivando, colpirne uno per educarne cento». A scoprire le due frasi sui social era stata la Digos della Questura di Chieti, mentre Renzi aveva deciso di non costituirsi parte civile nel processo. La scorsa estate, il senatore di Italia Viva aveva perso una causa per diffamazione in tribunale contro Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, che durante una trasmissione televisiva gli aveva dato del «mitomane». Renzi aveva chiesto un risarcimento di 500 mila euro a Travaglio, ma il Tribunale di Firenze ha dato ragione al giornalista.


Foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI | Matteo Renzi durante il comizio di chiusura della campagna elettorale di Azione-Italia Viva a Roma (23 settembre 2022)


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