Crotone, in coma per uno scambio di persona: così madre e figlia istigarono il pestaggio

La violenza cieca sarebbe stata provocata da alcune chat di corteggiamento

Lo scorso 11 agosto, il ventenne Davide Ferreiro fu portato via privo di sensi e sanguinante dal centro di Crotone. Secondo le iniziali testimonianze rese dai pochi presenti, il suo aggressore e coetaneo Nicolò Passalacqua si era scagliato contro di lui a causa di un semplice sguardo rivolto a una quindicenne di cui, a quanto pare, l’aggressore si era invaghito. Ma a distanza di pochi mesi, la ricostruzione si arricchisce e complica. Davide sarebbe stato pestato e ridotto allo stato vegetativo a causa di uno scambio di persona. Oltre a Passalacqua, arrestato poche ore dopo il pestaggio, sarebbero coinvolti altri attori che hanno giocato un ruolo chiave. Una donna di 41 anni, Anna Perugino, avrebbe infatti richiesto una punizione contro un ragazzo che si era permesso di chattare con sua figlia 17enne.


La sera dell’aggressione

La minorenne (ora in casa famiglia) è indagata insieme a sua madre, arrestata ieri con l’accusa di concorso in tentato omicidio, e al compagno di questa, Andrey Gaju, 34 anni. Per il gip di Crotone, Michele Ciociola, tutti erano «consapevoli» dell’aggressione e vi hanno dato «un contributo attivo». Tutte le fasi dell’aggressione sono state ricostruite dalla Squadra Mobile che ha intercettato le telefonate tra gli indagati, esaminato il contenuto dei loro cellulari e studiato le immagini delle telecamere e i lettori delle targhe sul territorio di Crotone. Il quadro ottenuto è il seguente: un ragazzo avrebbe chiesto un appuntamento alla figlia di Perugino, scatenando l’indignazione della donna. La 41enne si sarebbe rivolta a Passalacqua, invaghito della ragazzina, chiedendo di «dare una lezione» al pretendente rivale. A quest’ultimo viene dato un finto appuntamento la sera dell’11 agosto, ma al posto della 17enne si presenta Passalacqua. Il ragazzo, che probabilmente intuisce il pericolo, nega di star aspettando qualcuno. Torna in macchina e scrive alla giovane, in attesa di dettagli per riconoscerlo, di indossare una camicia bianca. Per una sfortunata coincidenza, Ferreiro l’11 agosto si trovava in quel luogo, a quell’ora, indossando una camicia bianca.


Le indagini

Passalacqua l’ha raggiunto e, istigato da Anna Perugino, ha iniziato a colpirlo con calci e pugni, persino con una mazza. Ferreiro è ancora in ospedale. Sua madre, accanto a lui, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, non ha la forza di rilasciare dichiarazioni. Ma continua a chiedere giustizia: ha scritto al neo ministro Carlo Nordio chiedendo un’accelerazione delle indagini. Nella lettera chiede che venga indagato per concorso in tentato omicidio anche il trentunenne, vero bersaglio dell’aggressione, che avrebbe sostenuto di essere Davide.

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