G20, confermato il bilaterale tra Meloni e Biden. La presidente del Consiglio vedrà anche Xi, Modi, Erdogan e Trudeau

Cinque appuntamenti di peso per la leader di Fratelli d’Italia. Il più complicato sarà quello con il segretario generale del Partito comunista cinese

Se in Europa, con le diplomazie degli Stati membri, Giorgia Meloni non ha avuto delle giornate felici – la crisi dei flussi migratori ha portato la Francia a chiedere agli altri Paesi di adottare contromisure nei confronti dell’Italia -, la presidente del Consiglio intesse rapporti con i giganti del mondo. Cinque appuntamenti di peso in agenda al G20 di Bali, in Indonesia. Meloni incontrerà, alle 10.15 ora italiana di domani, 15 novembre, Joe Biden. Lo ha comunicato la Casa Bianca. L’incontro più difficile, però, sarà quello con il leader cinese Xi Jinping. La leader di Fratelli d’Italia ha espresso più volte posizioni contrarie a Pechino. Durante la campagna elettorale per il voto del 25 settembre, poi, ha condiviso una foto con l’ambasciatore di Taiwan a Roma, definendo il diplomatico «ambasciatore», benché la Cina consideri Taiwan parte del suo territorio e, quindi, non riconosce la legittimità dei rappresentati di Taipei. Ancora, dopo la sua nomina a presidente del Consiglio, Meloni ha ringraziato pubblicamente il Dalai Lama, personalità invisa alla Cina. Sempre al G20 di Bali, la leader di Fratelli d’Italia terrà i suoi primi bilaterali con il canadese Justin Trudeau, l’indiano Narendra Modi e il turco Recep Tayyip Erdogan. Cinque incontri di primissimo livello, dunque, che seguono il colloquio a Roma con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Non è previsto, invece, alcun appuntamento con il presidente francese Emmanuel Macron.


L’auspicio di Gasparri: «Xi è un dittatore. Meloni gli parli dei diritti negati, la Cina è un pericolo per il mondo»

Il vicepresidente del Senato non stende di certo un tappeto rosso al bilaterale tra Meloni e Xi Jinping. Anzi, Maurizio Gasparri usa dei toni molto duri nei confronti di Pechino: «Sono certo che, incontrando per la prima volta Xi Jinping in occasione del summit di Bali, Giorgia Meloni porrà, con tutto il garbo necessario ma con la sua franchezza, il problema dei diritti negati in Cina», è l’auspicio dell’esponente di Forza Italia. Che rincara: «Quella di Xi Jinping è la più grande dittatura comunista del pianeta, che nega ogni libertà al proprio popolo, che inquina in maniera devastante il pianeta, che si è sottratta anche al recente confronto in corso in Egitto sui problemi dell’ambiente. La Cina è un pericolo per il mondo», chiosa. «Con i cinesi è inevitabile confrontarsi, ma lo si deve fare con la sincerità e la chiarezza che i fatti impongono. Giorgia Meloni si è sempre battuta per la libertà dei popoli e ha sempre espresso con chiarezza, come tanti di noi, la sua opinione sulla Cina. E anche il presidente Berlusconi in questi anni ha descritto in maniera chiara e netta il ruolo negativo della Cina – incalza Gasparri -. Parlare con Xi Jinping è una necessità. Parlare con la chiarezza e la sincerità necessaria di fronte a un dittatore negatore di ogni diritto e oppressore del suo popolo – conclude – è altrettanto doveroso. Questo di oggi non è più il governo di Conte e dei grillini inginocchiato davanti al dittatore di Pechino».


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