La sfida di Zelensky: canta coi soldati e la popolazione l’inno ucraino nella Cherson abbandonata dai russi dopo averla annessa – Il video

La visita del presidente ucraino nella città riconquistata dall’esercito di Kiev: «È l’inizio della fine della guerra, siamo pronti per la pace»

«Siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese». Questo l’annuncio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la sua visita a sorpresa nella città di Cherson, appena liberata dal controllo delle forze russe. «Stiamo arrivando, passo dopo passo, in tutto il nostro Paese», ha detto a una folla di centinaia di persone, alcune avvolte nella bandiera ucraina. Zelensky ha cantato l’inno nazionale, mentre alcuni soldati issavano la bandiera gialla e blu nel centro della città. Pochi giorni fa, dopo otto mesi di occupazione, le truppe di Mosca si sono ritirate da uno dei territori più strategici dell’Ucraina meridionale, lasciando la strada aperta ai soldati ucraini che lo scorso 11 novembre sono entrati nella città riconquistandone il controllo. Un avvenimento che secondo il presidente ucraino rappresenta «l’inizio della fine della guerra». E, soprattutto, testimonierebbe che «è impossibile uccidere l’Ucraina». Diversi esperti hanno definito la riconquista di Cherson una «svolta decisiva» per il conflitto tra Russia e Ucraina, con possibili conseguenze decisive soprattutto per la perdita da parte di Mosca del canale del nord che conduce all’approvvigionamento idrico della Crimea. Dopo la festa nelle strade di Cherson durata giorni, il presidente ucraino ha voluto recarsi di persona nella città tornata nelle mani della sua gente. «Vi troveremo ovunque», aveva detto il giorno della liberazione del territorio rivolgendosi alle forze russe. «L’unica possibilità di salvezza per voi è arrendervi alla prigionia ucraina».


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